Provincia di Vibo, un debito da 11 milioni e dipendenti ridotti da 400 a 99 in dieci anni: «Ma ci stiamo rialzando»
Il presidente L’Andolina sottolinea che per due ani consecutivi è stato approvato il bilancio: «Non accadeva da lustri, già nel 2026 riusciremo a uscire dal guado». Ambizioni e criticità di un Ente che gestisce mille chilometri di strade e 32 scuole: «Più di Catanzaro»
Prima della riforma Delrio, nel 2014, la Provincia di Vibo Valentia contava qualcosa come 400 dipendenti, oggi ne sono rimasti solo 99 a gestire le stesse strade e le stesse scuole. Il palazzo a tre piani “senza nome” di Contrada Bitonto (spesso viene ancora definito Palazzo ex Enel come avviene per tanti edifici pubblici in molte altre parti d’Italia) non pullula più di gente. Gli uffici al piano terra ospitano qualche classe del Liceo Capialbi per sopperire alla carenza di aule in attesa del completamento dei lavori antisismici in corso in alcuni edifici scolastici.
Eppure la Provincia c’è (ancora) e lavora per gestire le due principali competenze, quelle relative alla rete stradale e all’edilizia scolastica: mille chilometri di strade provinciali e 32 scuole. «Più edifici scolastici di quanti ne gestisce la provincia di Catanzaro», sottolinea il presidente Corrado L’Andolina, sindaco di Zambrone che dal 29 gennaio 2023 guida l’ente sovracomunale. Tra le priorità, quella di mettere a posto i conti e risanare un debito da 11 milioni di euro. Tanti ne ha accertati l’Organismo straordinario di liquidazione (Osl). Sul groppone dell’ente ci sono pure 7 milioni di debiti tra fitti, contenziosi ed espropri non pagati.
«Nonostante tutto siamo riusciti ad approvare per due anni consecutivi il bilancio, cosa che non accadeva da qualche lustro», rimarca L’Andolina. «Oltre alla sana gestione delle annualità abbiamo anche registrato una riduzione del debito pregresso. Tutto questo lascia ben sperare – continua -. Oggi la situazione è buona rispetto al passato. L’Ente ha un pregresso debitorio che ne compromette le potenzialità, è vero. Ma nel 2026 si estingueranno alcuni debiti derivanti dai mutui e avremo maggiore capacità operativa. Se si continua sulla strada della gestione virtuosa, oculata e razionale, nel giro di qualche anno l’amministrazione potrà uscire finalmente dal guado».
L’altra “croce” della Provincia sono le strade. Una responsabilità che fa tremare le vene ai polsi in un territorio costellato di criticità idrogeologiche, frane continue, smottamenti e voragini che si aprono dopo ogni pioggia.
Continua a leggere su Il Vibonese