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04/08/2025 ore 12.12
Cronaca

Pubblicità sui social e fidelity card: il business dei centri estetici clandestini nella Piana di Gioia Tauro

Due le strutture abusive individuate dai carabinieri: in un caso un’abitazione era stata trasformata in salone di bellezza, nel secondo una donna operava senza partita Iva né licenza 

di Redazione Cronaca

Apparecchiature per trattamenti estetici avanzati, fidelizzazione dei clienti, appuntamenti gestiti con cura e una presenza costante sui social per attirare nuovi utenti. Ma dietro l’immagine patinata, si nascondevano attività del tutto abusive, gestite senza alcuna autorizzazione sanitaria o titolo professionale. È quanto hanno scoperto i Carabinieri della Stazione di Gioia Tauro, con il supporto della Polizia Locale, nell’ambito di una vasta attività di controllo sul territorio finalizzata al contrasto delle pratiche sanitarie ed estetiche illegali. I controlli dei militari dell’Arma hanno permesso di individuare due centri estetici clandestini, promossi sui social network con post e video accattivanti, che offrivano trattamenti di estetica avanzata e medicina estetica - come dermopigmentazione, depilazione laser e stimolazione del collagene - in totale assenza di abilitazioni o autorizzazioni.

Nel primo caso, i militari hanno fatto irruzione in un’abitazione trasformata in un vero e proprio salone di bellezza: fidelity card, agenda appuntamenti e persino una cliente in trattamento al momento del controllo. All’interno, erano in funzione macchinari che, secondo le norme vigenti e la giurisprudenza consolidata, possono essere utilizzati solo sotto la supervisione di personale medico. La titolare, completamente priva di titoli o autorizzazioni, è stata denunciata per esercizio abusivo della professione. Nel secondo episodio, a finire sotto la lente dei Carabinieri è stata una donna di nazionalità ucraina, anch’essa senza partita Iva né alcuna licenza, che gestiva un’attività estetica all’interno della propria abitazione. Anche in questo caso, al momento del controllo era presente una cliente sottoposta a trattamento, mentre nel locale sono stati rinvenuti un lettino, un apparecchio per dermopigmentazione e altri strumenti professionali.