Sezioni
Edizioni locali
14/08/2025 ore 12.13
Cronaca

Ricadi, stabilimenti balneari abusivi sulla spiaggia di Baia di Riace: scatta il sequestro

Gli uomini della Guardia di finanza hanno accertato che tre attività erano prive di autorizzazioni: rimossi centinaia di ombrelloni e lettini, su una superficie di circa 5mila metri quadrati

di Redazione Cronaca

Stabilimenti balneari privi di autorizzazione e un parcheggio abusivo a cui gli utenti potevano accedere mediante pagamento. È quanto hanno scoperto gli uomini della Guardia di finanza a Baia di Riaci, suggestiva spiaggia di Ricadi, una delle più belle dell'intera Costa degli Dei. Le fiamme gialle hanno così sequestrato un’area di circa 5mila metri quadrati.

In particolare, nell’ambito del dispositivo di potenziamento estivo, finalizzato ad aumentare la sicurezza percepita e a tutelare il patrimonio ambientale nelle principali località turistiche della provincia vibonese, il personale del Comando provinciale e del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia, con l’ausilio di tecnici del Comune di Ricadi, hanno effettuato diverse operazioni di controllo sul corretto utilizzo del demanio marittimo in località Baia di Riaci.

L’attività ispettiva, eseguita dai militari della Stazione navale e del Gruppo di Vibo Valentia, ha consentito di accertare l’occupazione abusiva di un’estesa area demaniale marittima di circa 5mila mq, sottoposta a vincolo paesaggistico, dove erano stati realizzati degli stabilimenti balneari privi di qualsiasi autorizzazione. All’interno dell’area erano presenti anche dei fabbricati ancorati al suolo, un furgone adibito a bar e altri mezzi utilizzati come depositi, nonché varie attrezzature balneari.

L’intera superficie è stata sottoposta a sequestro, insieme a quasi 200 lettini, oltre 150 ombrelloni e svariate attrezzature da balneazione, collocati sull’arenile. L'area - informano i finanzieri - è stata immediatamente liberata dagli arredi balneari illecitamente collocati, per consentire la regolare fruizione da parte della collettività; inoltre sono stati apposti i sigilli al bar e ai fabbricati riconducibili agli stabilimenti.

Contestualmente sono stati avviati degli accertamenti di polizia economico-finanziaria finalizzati a chiarire la corretta posizione fiscale dei tre stabilimenti interessati e dei relativi dipendenti. Ad oggi risulterebbero già diversi lavoratori completamente in nero.
Inoltre, è stato scoperto un parcheggio abusivo ricavato da parte dell’area sequestrata e da un terreno privato limitrofo, cui gli utenti potevano accedere mediante il pagamento di un corrispettivo.