Riforma della giustizia, l’analisi del procuratore Crescenti: «Ennesimo attacco alla magistratura»
VIDEO | Ospite del format de ilreggino.it, il procuratore di Palmi critica la separazione delle carriere e illustra le emergenze reali del settore giustizia non tenute in considerazione dal Governo
Il procuratore di Palmi, Emanuele Crescenti, ha espresso forti preoccupazioni sulla riforma della giustizia proposta dal Governo. Secondo Crescenti – intervistato nell’ambito del format A tu per tu de IlReggino.it - la separazione delle carriere tra magistratura giudicante e requirente è una misura inutile che non affronta le vere emergenze del sistema giudiziario, come la carenza di organico e le inefficienze strutturali.
Crescenti ha sottolineato che la magistratura è sotto attacco da oltre trent'anni, con critiche che spesso generalizzano errori isolati per screditare l'intero sistema. Ha evidenziato che, a differenza di altri settori come la sanità o l'istruzione, la magistratura viene sistematicamente delegittimata.
Il procuratore ha anche criticato la rapidità con cui il governo sta procedendo con la riforma, senza un adeguato confronto con i magistrati. Ha ribadito che la riforma non migliorerà la celerità dei processi né risolverà le problematiche esistenti, ma rischia di compromettere l'indipendenza della magistratura e la tutela dei diritti dei cittadini.
Inoltre, Crescenti ha evidenziato che la separazione delle carriere non risponde alle vere emergenze del sistema giustizia, come la carenza di organico e le inefficienze strutturali. Ha sottolineato che la riforma non favorisce le innovazioni investigative, anzi le limita, impedendo così che la giustizia cammini alla stessa velocità della criminalità, che invece continua ad evolversi.
Dati alla mano, il procuratore Crescenti ha risposto chiarendo come questa riforma non ponga le reali priorità al centro del dibattito e di come, invece, possa andare a intaccare e ledere diritti fondamentali. Con lucidità e chiarezza il procuratore ha affrontato temi reali con la concretezza di chi la giustizia la deve garantire quotidianamente. Con l’esperienza di chi, ci ha raccontato, ha svolto entrambi i ruoli, giudice e procuratore, e può guardare con estrema razionalità ai contraccolpi che questa riforma potrebbe avere nel garantire una giustizia giusta a tutti i livelli.
Il procuratore ha concluso auspicando un dialogo costruttivo tra governo e magistratura per una riforma che risponda realmente alle esigenze del sistema giudiziario, sottolineando l'importanza di difendere il sistema costituzionale e garantire una giustizia equa e indipendente per tutti i cittadini.