Sciame sismico nel Catanzarese, Tansi: «Si sta muovendo una faglia, impossibile prevedere le scosse. Uccidono le case che crollano, non i terremoti»
Il geologo e ricercatore Cnr ospite nell’edizione del tg sera di LaC News24: «Dobbiamo imparare a conviverci, bisogna informarsi e seguire le buone pratiche per evitare tragedie»
di Giampaolo Cristofaro
«Si sta muovendo una faglia che si estende dal Tirreno fino allo Ionio, da Lamezia Terme fino a Catanzaro, già nel 1638 si era mossa e aveva determinato danni. Questa volta si sta muovendo nella parte più vicina al capoluogo di regione». Così Carlo Tansi, geologo e ricercatore Cnr, durante l’edizione sera del tg di LaC News24, in merito alle diverse scosse di terremoto che fino a ora hanno avuto come epicentro le aree di Marcellinara, Tiriolo, Miglierina e Amato, comuni alle porte di Catanzaro.
Anche Tansi ribadisce quanto sostenuto durante la diretta di LaC News24 dalla sede della Protezione Civile regionale dal direttore Costarella, ovvero che «i terremoti non si possono prevedere».
«Quando una faglia scorre, si muove, allora in quel momento si verifica un terremoto – prosegue il geologo -. Noi in questo momento non sappiamo se la faglia del Catanzarese ha cessato di muoversi, se si muove ancora o se si muoverà in futuro. Di certo possiamo dire una cosa in modo categorico, non possiamo prevedere se la faglia si è fermata nella sua attività o se continuerà. Chi dice che si verificherà un terremoto nei prossimi giorni di magnitudo 4, 5, 6, 7, commette un reato. Il reato si chiama procurato allarme. Quindi le persone non devono cadere in questa stupida trappola tesa da questi stupidi leoni da tastiera, non devono credere a queste dicerie, a queste fake news».
Però Tansi ci tiene a informare che le conseguenze, anche gravi, che i terremoti possono provocare si possono prevenire: «Il terremoto non uccide, i terremoti non uccidono. Sono le case costruite male che crollano in caso di terremoto e uccidono. Se fossimo nel deserto del Sahara e beccassimo un terremoto di magnitudo 8, 9 e della scala Richter, balleremmo un po’ però non moriremmo perché non ci cade nessuna casa addosso, perché non ci sono case nel deserto del Sahara. Quindi il terremoto non uccide, ma sono le case costruite male che crollano e uccidono».
E quali sono le case costruite male in Calabria? «Sono i 140mila edifici costruiti abusivamente e alcuni edifici marci nei centri storici. Ecco, queste case, questi edifici in caso di terremoto possono essere soggetti a crolli. Quindi si deve preoccupare sostanzialmente chi ha fatto il furbo costruendo una casa abusiva. Perché le case invece costruite a norma di legge, specialmente negli ultimi anni, in caso di terremoto, anche di magnitudo 7, non crollano.
«Questi terremoti che in Giappone non farebbero neanche notizia, in Giappone hanno sconfitto il terremoto costruendo degli edifici sicuri – ha continuato il ricercatore Cnr -. Terremoti di magnitudo paragonabile a quelli del 1908 in Calabria, in Giappone, oggi come oggi, non fanno danni, non fanno morti. Quindi gli strumenti per sconfiggere i terremoti ci stanno. Dobbiamo cambiare la nostra cultura e passare dalla cultura degli scongiuri, delle corna, alla cultura della prevenzione che mette a disposizione tutta una serie di alternative per non morire di terremoto».
E quali sono le buone pratiche da seguire durante un evento sismico? «Dobbiamo imparare a conviverci, dobbiamo imparare come comportarci in caso di terremoto. Trovare un'architrave sotto cui ripararsi quando inizia la scossa e uscire da casa, non durante la scossa, ma bisogna aspettare che finisca». E poi «sapere dove andare in caso di terremoto, perché ci stanno le cosiddette aree d'emergenza che si trovano in ogni comune. Basta scaricare il piano di protezione civile da ogni singolo comune che generalmente lo mette sul sito e quindi imparare a sapere quali sono le aree più vicine ai punti di fuga, le aree più vicine a casa propria».
Poi Tansi conclude: «Non allarmatevi perché non c'è nessun terremoto catastrofico che si verificherà nelle prossime ore o nei prossimi giorni, anche perché non lo sappiamo. Sono tutte sciocchezze e fake news quelle che dicono che ci sarà un evento importante. Abbiamo già tante catastrofi in Calabria, evitiamo di crearne altre inutili».