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19/12/2025 ore 14.39
Cronaca

Un sistema di tubi occulto per sversare illecitamente nei torrenti: sequestrato un frantoio nel Crotonese

Il titolare è ora indagato per gestione illecita di rifiuti. I reflui, scaricati abusivamente sul suolo, defluivano nei corsi d’acqua pubblici tra i comuni di Rocca di Neto e Casabona, alterandone la colorazione

di Redazione Cronaca

I militari del Comando Carabinieri Tutela Forestale e dei Parchi in forza al Nucleo di Cirò e Savelli, nell’ambito della campagna controlli “Acque di vegetazione” hanno deferito all’autorità giudiziaria il titolare di un frantoio oleario, presunto responsabile del reato di gestione illecita di rifiuti. L’uomo, indagato, è accusato di sversamento illecito di acque di vegetazione all’interno delle acque dei torrenti Vitravo e Seccata, all’altezza del confine territoriale tra i comuni di Rocca di Neto e Casabona, per tale motivo, l’intero opificio è stato posto sotto sequestro.

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All’esito delle verifiche svolte è emerso che il frantoio oggetto di accertamento, situato in prossimità dei torrenti suindicati, mediante una tubazione interrata e ben occultata procedeva allo smaltimento illecito delle acque di vegetazione prodotte dal processo di trasformazione e molitura delle olive. I reflui, scaricati abusivamente sul suolo, defluivano nei corsi d’acqua pubblici, alterandone la colorazione.

Gli accertamenti di polizia giudiziaria hanno così individuato il modus operandi del frantoio oleario, che, sebbene apparentemente conforme alla normativa, dotato di vasche-cisterne per lo stoccaggio delle acque di vegetazione in vista del loro utilizzo agronomico, nascondeva un sistema occulto e illecito per lo smaltimento dei reflui. Tale condotta interessava i corsi d’acqua pubblici sopra richiamati, tutelati dalla normativa paesaggistica e ricadenti nella Zona di Protezione Speciale (Zps) denominata Marchesato e Fiume Neto, area di particolare pregio naturalistico, inserita nella Rete Natura 2000, al fine di garantire la salvaguardia della biodiversità e la conservazione degli habitat naturali.

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L’attività si inserisce nel più ampio quadro delle priorità indicate dal procuratore della Repubblica di Crotone Domenico Guarascio, tra le quali la tutela del territorio ed il contrasto di ogni attività illegale a danno dell’ambiente.