Spaccio di droga a Cosenza: 38 imputati rinviati a giudizio nel processo scaturito dall’inchiesta Lockdown -NOMI
Ecco le altre decisioni assunte dal gup del tribunale Claudia Pingitore. Tre persone tuttavia risultano irreperibili

Con la sentenza pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare Claudia Pingitore, si è chiusa una fase importante del procedimento penale scaturito dall’operazione "Lockdown", coordinata dalla Procura di Cosenza. Il procedimento ha portato a patteggiamenti e condanne per 20 imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato o patteggiamento. Per altri 38 soggetti, invece, il giudice ha disposto il rinvio a giudizio: affronteranno ora il processo in sede dibattimentale.
Tre dei 38 imputati risultano attualmente irreperibili. Si tratta di Jerry Ikponmwoba, Zakaria Tchebibi e Francesco Cristiano, tutti difesi dall’avvocato Eugenio Spadafora.
Lockdown filone parallelo di Recovery
L’inchiesta "Lockdown" si colloca temporalmente nel pieno dell’emergenza pandemica da Covid-19 ed è considerata un’estensione investigativa dell’operazione "Recovery", con cui la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha puntato i riflettori su un presunto sodalizio criminale attivo a Cosenza e dedito al narcotraffico, con legami riconducibili al cosiddetto clan degli Italiani.
Alla guida dell’inchiesta il pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, che ha ricostruito una rete di spaccio fiorente anche nei mesi più critici della pandemia, facendo emergere contorni inquietanti del tessuto criminale operante sul territorio cosentino.
Spaccio di droga a Cosenza, le persone rinviate a giudizio
- Giuseppa Algieri (difeso dall'avvocato Guido Costantino)
- Khalil Nader (difeso dall'avvocato Marco Caraffa)
- Daniele Perri (difeso dall'avvocato Angela D'Elia)
- Abderrahman El Ouafi (difeso dall'avvocato Salvatore Rauso)
- Nabil Salym (difeso dall'avvocato Riccardo Maria Panno)
- Pietro Alessio (difeso dall'avvocato Antonio Quintieri)
- Samir Costache (difeso dall'avvocato Eugenio Spadafora)
- Maurizio Altavilla (difeso dall'avvocato Giorgio Loccisano)
- Christian Francesco Ruffolo (difeso dall'avvocato Luca Acciardi)
- Mohamed Hassen Ben (difeso dagli avvocati Antonio e Domenico Bove)
- Francesco Gagliardi (detto Ciccio u mago, difeso dall'avvocato Antonio Quintieri)
- Carlo Gagliardi (difeso dall'avvocato Pietro Sammarco)
- Cosimo "Mimì" Manzo (difeso dall'avvocato Giuseppe Malvasi)
- Giovanni Benvenuto (difeso dagli avvocati Antonio Petrone e Francesco Chiaia)
- Lorenzo Nicoletti (difeso dall'avvocato Chiara Penna)
- Vittorio Imbrogno (difeso dall'avvocato Giuseppe Lanzino)
- Giuseppe Muto (detto "Birillo", difeso dall'avvocato Domenico Caputo)
- Aristide Constant Bossomo Bandjing (difeso dall'avvocato Alessandro Conforti)
- Rosario Giuseppe Garofalo (difeso dall'avvocato Antonella Mastroianni)
- Francesco Paco Critelli (difeso dall'avvocato Osvaldo Rocca)
- Enzo Bertocco (difeso dall'avvocato Maurizio Nucci)
- William Zupo (difeso dall'avvocato Angelo Pugliese)
- Fausto Corleone Foliaro Guzzo (difeso dall'avvocato Gianpiero Calabrese)
- Angelo Mancuso (difeso dall'avvocato Piergiuseppe Cutrì)
- Italo Garrafa (difeso dall'avvocato Giovanni Cirio)
- Riccardo Mignolo (difeso dall'avvocato Andrea Sarro)
- Pietro Paolo Mignolo (difeso dall'avvocato Andrea Sarro)
- Amedeo Pirri (difeso dall'avvocato Mario Scarcello)
- Andrea Iuele (difeso dall'avvocato Francesco Vetere)
- Enrico Toscano (difeso dall'avvocato Antonio Quintieri)
- Daniel Giordano (difeso dall'avvocato Mario Scarpelli)
- Giuseppe De Bartolo (difeso dall'avvocato Francesco Santelli)
- Sandro Maestro (difeso dall'avvocato Antonio Quintieri)
- Danilo Stancati (difeso dall'avvocato Cristian Cristiano)
- Andrea Gaudio (difeso dall'avvocato Paolo Pisani)
- Alessandro Cinerari (difeso dall'avvocato Gianpiero Calabrese)
- Antonio Ippolito De Rose (difeso dall'avvocato Luca Le Pera)
- Cristian Francesco Sacco (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Matteo Cristiani)