14/04/2025 ore 18.24
Cronaca

Spaccio di droga a Cosenza: 38 imputati rinviati a giudizio nel processo scaturito dall’inchiesta Lockdown -NOMI

Ecco le altre decisioni assunte dal gup del tribunale Claudia Pingitore. Tre persone tuttavia risultano irreperibili

di Antonio Alizzi

Con la sentenza pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare Claudia Pingitore, si è chiusa una fase importante del procedimento penale scaturito dall’operazione "Lockdown", coordinata dalla Procura di Cosenza. Il procedimento ha portato a patteggiamenti e condanne per 20 imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato o patteggiamento. Per altri 38 soggetti, invece, il giudice ha disposto il rinvio a giudizio: affronteranno ora il processo in sede dibattimentale.

Tre dei 38 imputati risultano attualmente irreperibili. Si tratta di Jerry Ikponmwoba, Zakaria Tchebibi e Francesco Cristiano, tutti difesi dall’avvocato Eugenio Spadafora.

Lockdown filone parallelo di Recovery

L’inchiesta "Lockdown" si colloca temporalmente nel pieno dell’emergenza pandemica da Covid-19 ed è considerata un’estensione investigativa dell’operazione "Recovery", con cui la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha puntato i riflettori su un presunto sodalizio criminale attivo a Cosenza e dedito al narcotraffico, con legami riconducibili al cosiddetto clan degli Italiani.

Alla guida dell’inchiesta il pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, che ha ricostruito una rete di spaccio fiorente anche nei mesi più critici della pandemia, facendo emergere contorni inquietanti del tessuto criminale operante sul territorio cosentino.

Spaccio di droga a Cosenza, le persone rinviate a giudizio