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19/06/2025 ore 18.10
Cronaca

Sparatoria sul lungomare a Rossano, padre e figlio non rispondono ai gip: disposta la custodia cautelare in carcere

La scena dell’agguato, caratterizzata dall’uso di tre armi da fuoco e da numerosi colpi esplosi, è stata interamente registrata dalle telecamere di videosorveglianza

di Matteo Lauria

Sono rimasti in silenzio davanti ai giudici. Questa mattina, presso il Tribunale di Castrovillari, si è svolta l’udienza di convalida del fermo per D.V.F., indagato per la sparatoria avvenuta sul lungomare, assistito dall’avvocato Francesco Nicoletti. L’uomo ha scelto di non rispondere alle domande del giudice.
Stessa linea difensiva per il figlio minorenne, comparso innanzi al gip del Tribunale per i minorenni di Catanzaro alla presenza dell’avvocato Giusy Acri. Anche il giovane ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

La scena dell’agguato, caratterizzata dall’uso di tre armi da fuoco e da numerosi colpi esplosi, è stata interamente registrata dalle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto. Una dinamica violenta, ben documentata, che ha pesato sulle decisioni dei giudici.

Nonostante il silenzio dei due indagati e il mancato riscontro di alcune prove testimoniali, la gravità delle accuse ha portato i gip dei tribunali a disporre la custodia cautelare in carcere per entrambi, padre e figlio.
Nessuna misura alternativa è stata valutata. La ricostruzione degli eventi e il materiale video hanno infatti fornito elementi ritenuti sufficienti per giustificare l’attuale detenzione. Le indagini proseguono per chiarire eventuali altri coinvolgimenti e ricostruire ogni passaggio dell’azione.