Taurianova, la Straface incontra Sabina Radu, quarantenne malata di Sla: «Attiveremo tutti i servizi socio-assistenziali previsti»
L’assessore regionale all’Inclusione sociale, Sussidiarietà e Welfare ha assicurato l’avvio di un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) e la conseguente attivazione del servizio ADI di terzo livello
Portare alla famiglia la vicinanza umana e morale della Regione Calabria, prima ancora che il necessario sostegno istituzionale: è con questo spirito che l’assessore regionale all’Inclusione sociale, Sussidiarietà e Welfare, Pasqualina Straface, in rappresentanza del presidente Roberto Occhiuto, ha incontrato questa mattina Sabina Radu, 40enne affetta da sclerosi laterale amiotrofica dal 2019, e il marito Sergio Carrozza, caregiver familiare e a sua volta affetto da patologia oncologica.
Il caso dei coniugi di Taurianova al centro di una nuova interrogazione parlamentare. Baldino: «Lo Stato non può lasciarli soli»La giornata si è articolata in due momenti distinti. In apertura si è svolto un incontro operativo presso il Comune di Taurianova con il sindaco Rocco Biasi, finalizzato a condividere lo stato attuale dell’assistenza, definire i bisogni urgenti e coordinare l’intervento integrato tra Comune, Asp e Dipartimento regionale.
A seguire, l’assessore Straface – insieme agli operatori dei servizi sociali comunali, ai referenti dell’Asp, ai funzionari regionali e all’Amministratore di sostegno della signora Radu – ha fatto visita ai coniugi presso la loro abitazione, per constatare direttamente la situazione e garantire un supporto concreto e immediato. L’incontro è stato particolarmente significativo e proficuo. Alla signora Radu e al coniuge l’assessore ha illustrato in modo dettagliato l’intera rete dei servizi socio-sanitari che la Regione Calabria può mettere a disposizione nei casi di particolare complessità assistenziale.
Il caso dei coniugi di Taurianova al centro di una nuova interrogazione parlamentare. Baldino: «Lo Stato non può lasciarli soli»Nonostante le grandi difficoltà comunicative dovute alla patologia, la signora Sabina – che può esprimersi esclusivamente tramite ausili oculari – insieme al marito, ha espresso il proprio consenso all’avvio di un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) ed alla conseguente attivazione del servizio ADI di terzo livello, che garantisce un’assistenza domiciliare continuativa attraverso un approccio multidisciplinare di natura sanitaria.