Sezioni
Edizioni locali
14/03/2025 ore 12.58
Cronaca

Torna a Catanzaro il procuratore aggiunto Luberto: «Non è tempo di proclami, iniziamo subito a lavorare»

Gli auguri del procuratore Salvatore Curcio: «Con la sua esperienza e le sue capacità non potrà che fare bene». Il consiglio del procuratore generale Lucantonio: «Il compito di chi dirige un ufficio è un compito di accoglienza e di ascolto»

di Alessia Truzzolillo

«Bentornato al dottore Vincenzo Luberto. Sono certo che con la sua esperienza e le sue capacità non potrà che fare bene nell’esercizio del ruolo in cui oggi si è immesso in possesso. D’altronde ha fatto già parte della Procura di Catanzaro, della Direzione distrettuale antimafia, per cui potrà mettere a disposizione dei colleghi il suo non indifferente bagaglio di esperienza. Ben tornato Vincenzo e auguri». Con queste parole il procuratore di Catanzaro, Salvatore Curcio, ha accolto il procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto che oggi ha preso possesso del suo ritrovato ruolo di procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro.

Procura antimafia di Catanzaro, pronta la rivoluzione: nuovi arrivi e partenze eccellenti

La cerimonia si è svolta nell’aula di Corte d’Assise di Catanzaro davanti al collegio composto dalla presidente Francesca Garofalo e ai giudici Massimo Forciniti e Giovanni Strangis. Un saluto al procuratore aggiunto Luberto è arrivato anche dalla presidente di Corte d’Appello Concettina Epifanio: «Ho conosciuto Vincenzo Luberto a Reggio Calabria, alla commissione tributaria. Ho avuto modo di lavorare con lui, poi ci siamo persi e oggi ci stiamo ritrovando qui a Catanzaro. Auguro a Vincenzo tutto il bene possibile. L’esperienza di questi anni ti servirà per fare bene. Si ricomincia, si ricomincia qui da Catanzaro. L’augurio di cuore che ti faccio è che sia un buon riprendere il cammino».

Poche parole ho voluto spendere il ritrovato procuratore aggiunto Liberto: «Non è il tempo dei proclami. Speriamo di iniziare a lavorare fin da subito. Non posso che assicurare impegno e dedizione».

«Non posso che augurare a un collega che oggi riprende servizio – ha detto infine il procuratore generale Giuseppe Lucantonio – un buon, anzi, ottimo lavoro, ricordando a tutti che il compito di chi dirige un ufficio è un compito di accoglienza e di ascolto dei magistrati che gestisce, applicando il principio che la legge è uguale per tutti, senza dimenticare che siamo esseri umani, un fattore che ci rende diversi dalle macchine e dall’intelligenza artificiale – ha detto scherzando – che tra poco ci dovrebbe sostituire tutti. Buon lavoro procuratore».