Truffa all’Asp di Reggio e al servizio sanitario regionale, imputati assolti in appello
Ribaltata la sentenza di primo grado che aveva visto tra i condannati anche l’ex consigliere regionale Pietro Crinò
Assolti perché il fatto non sussiste. Con questa motivazione, la prima sezione della Corte d'Appello di Reggio Calabria - presidente Sicuro, Grassani e Berardi a latere - ribaltando interamente il giudizio di primo grado, ha assolto da ogni ipotesi di reato Francesco Fischer, Pietro Armando Crinò (ex consigliere regionale), Ermete Tripodi (ex dirigente medico Asp), Caterina Caracciolo, Giuseppe Fischer, Roberta Maria Strangio e lo Studio radiologico Fischer srl di Siderno, nel Reggino.
Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di truffa all'Asp e al servizio sanitario regionale, ma anche di riciclaggio, falso e alterazione di informazioni.
In primo grado, il giudice monocratico aveva condannato Francesco e Giuseppe Fischer a cinque anni e sei mesi ciascuno; a cinque anni, l'ex consigliere regionale Pietro Armando Crinò, amministratore di fatto del centro radiologico; a tre anni, le socie della struttura, Caterina Caracciolo e Roberta Maria Strangio; a quattro anni, l'ex direttore dell'Asp di Reggio Calabria, Ermete Tripodi, e a tre anni e tre mesi, l'ex direttore amministrativo Pasquale Staltari.
Il Collegio, infine, ha disposto la revoca della confisca dei beni e la restituzione immediata agli aventi diritto, e la revoca delle statuizioni civili. Nutrita la pattuglia dei difensori: Patrizia Morello e Simona Barletta, per Ermete Tripodi; Gaetano Cesario e Sandro Furfaro, per Francesco Fischer; Fabio D'Alessio, per Caterina Caracciolo e Roberta Maria Strangio; Riccardo Misaggi, per Pietro Armando Crinò; Domenico Maria Lupis, per Giuseppe Fischer; Vincenzo Comi e Agostino Siviglia, per Pasquale Staltari, e Giuseppe D'Ottavio e Marco Gemelli, per lo Studio radiologico.