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10/03/2025 ore 08.38
Cronaca

Vibo, si sarebbe appropriato dei beni che amministrava per conto del proprietario: sequestro da 60mila euro

L’uomo gestiva il patrimonio di una persona impossibilitata a occuparsene per problemi di salute. A insospettire gli inquirenti le eccessive spese effettuate nell’arco di tre anni

di Redazione Cronaca

I finanzieri del Comando provinciale della Guardia di finanza di Vibo Valentia hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente emesso dal gip del locale Tribunale. Il provvedimento riguarda il sequestro preventivo di beni per un ammontare pari a circa 60.000 euro nei confronti di un soggetto responsabile del reato di peculato per essersi appropriato, in qualità di amministratore di sostegno nominato dal Tribunale di Vibo Valentia, di somme di denaro appartenenti al proprio “amministrato”, il quale a causa delle proprie condizioni di salute si trovava nell’impossibilità di provvedere ai propri interessi.

Le operazioni, coordinate e dirette dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, Camillo Falvo, e dal sostituto titolare delle indagini, hanno permesso di appurare come l’indagato, nell’arco di tempo tra il 2016 e il 2019, avesse effettuato spese eccedenti rispetto alle esigenze del beneficiario, senza peraltro fornire la relativa documentazione giustificativa al giudice tutelare, che si trovava quindi impossibilitato a vigilare correttamente sull’operato dello stesso.

L'attività di servizio svolta, testimonia la costante ed efficace azione di prevenzione e repressione dei fenomeni illeciti a tutela delle fasce più deboli al fine di monitorare la correttezza nell’adempimento degli obblighi degli amministratori di sostegno e salvaguardare quanti si trovino, a causa di precarie condizioni di salute, ad aver necessità di tali figure. In questa direzione la Procura di Vibo Valentia, anche su input del Tribunale e con l’ausilio della Guardia di finanza, da tempo si occupa di segnalare il ricorrere di anomalie nell’ambito delle procedure tutelari.