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28/10/2025 ore 11.17
Cronaca

«Voce mi ha preso a pugni»: consigliere comunale denuncia il sindaco di Crotone per aggressione durante una riunione

Ernesto Ioppoli accusa il primo cittadino di averlo preso a cazzotti e calci nel corso di un incontro istituzionale sugli alloggi popolari a Tufolo. E annuncia azioni legali: «Un clima di minaccia»

di Redazione Cronaca
Il Comune di Crotone, nei riquadri il consigliere comunale Ernesto Ioppoli e il sindaco Vincenzo Voce

«Sono stato preso a calci e pugni dal sindaco di Crotone». La denuncia arriva dal consigliere comunale Ernesto Ioppoli, esponente di una lista civica che sostiene la giunta comunale, che in una nota stampa rivela di essere stato aggredito fisicamente e verbalmente dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce durante una riunione istituzionale convocata dal presidente della Provincia Sergio Ferrari, da poco eletto consigliere regionale della Calabria. L'incontro, convocato per discutere della contestata realizzazione di alloggi popolari in via Israele, nel quartiere di Tufolo, ha visto la partecipazione, anche dell'assessore all'Urbanistica Giuseppe Greco, e di diversi consiglieri comunali.

Nel comunicato, Ioppoli ha ricostruito i fatti parlando di un clima di "assoluta minaccia" culminato in una "aggressione fisica e verbale" da parte del primo cittadino. «La discussione si è inevitabilmente animata - riporta Ioppoli - e, dopo aver fatto presente che ero e sono il riferimento del quartiere in cui abito, vicinissimo a Via Israele, sono stato come sempre sminuito dal sindaco sulla quantità dei voti presi e sulla rappresentanza e successivamente aggredito con due pugni che mi hanno raggiunto alle spalle ed un calcio che mi ha raggiunto ad una gamba».

Il consigliere ringrazia «chi ha avuto cura di trattenere il sindaco altrimenti sarei stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari». Ioppoli ha annunciato l'intenzione di «tutelare la propria dignità personale e politica nelle sedi opportune» ed ha già dato mandato ai suoi legali di adire le vie giudiziarie. Sulla vicenda undici consiglieri di minoranza, in un documento unitario, hanno chiesto le dimissioni di Voce: «Un sindaco che ricorre alla violenza, fisica o verbale, tradisce il mandato ricevuto dai cittadini e perde ogni legittimità morale a rappresentarli».

Torromino (Noi Moderati): «Immediate dimissioni di Voce»

«Con profonda indignazione apprendo dell'aggressione subita dal consigliere comunale Ernesto Ioppoli, che avrebbe ricevuto pugni e calci dal sindaco di Crotone Vincenzo Voce durante una riunione istituzionale convocata per discutere il tema degli alloggi popolari di via Israele. Se i fatti denunciati fossero confermati, ci troveremmo di fronte a un episodio gravissimo e inaccettabile, che non solo lede la dignità e l'incolumità personale del consigliere Ioppoli, ma offende l'intera comunità crotonese e le istituzioni che essa rappresenta». È quanto afferma l'ex deputato di Forza Italia Sergio Torromino, oggi esponente di Noi Moderati, in merito all'episodio avvenuto ieri nel corso di una riunione tra consiglieri comunali di maggioranza che avrebbe dovuto affrontare la problematica di un nuovo intervento di edilizia residenziale pubblica a Crotone.

«Alla luce della gravità dei fatti - scrive Torromino in una nota - chiedo le immediate dimissioni del Sindaco Vincenzo Voce, affinché Crotone possa ritrovare il senso di equilibrio, rispetto e civiltà che la sua storia millenaria merita». Per l'ex parlamentare, «la politica, nelle sue forme più autentiche, deve essere luogo di confronto, mediazione e rispetto reciproco, mai terreno di scontro fisico o verbale. Un sindaco, in quanto primo cittadino, ha il dovere di incarnare il senso più alto delle istituzioni, la compostezza e il rispetto dei ruoli. Ogni gesto di violenza, specie se proveniente da chi ricopre cariche pubbliche, mina la credibilità delle istituzioni e mortifica l'immagine di una città intera, già costretta a combattere ogni giorno contro pregiudizi e stereotipi che ne offuscano la dignità».