Sezioni
Edizioni locali
22/07/2025 ore 18.38
Cronaca

«Voleva andarsene da Vibo e noi lo abbiamo assunto», la replica di Villa dei Gerani sul caso del medico cubano passato dal pubblico al privato

La clinica esprime stupore per il clamore suscitato dall’inchiesta del nostro network e chiarisce che prima di stipulare il contratto sono state fatte tutte le verifiche necessarie su permesso di soggiorno e titoli

di Redazione Cronaca

Tutto regolare. Anzi, è grazie a noi se un valido medico che voleva lasciare la provincia di Vibo, è restato ad esercitare sul territorio vibonese. È questa, in estrema sintesi, la replica di Villa dei Gerani, la prestigiosa clinica privata (ma convenzionata con il sistema sanitario regionale) che ha accolto nel suo organico l’ortopedico cubano che fino a circa un mese fa era in forza all’ospedale Jazzolino di Vibo, in quanto membro della brigata caraibica che ormai da anni supporta il sistema sanitario calabrese sulla base di un accordo tra la Regione e una società cubana. Una vicenda, quella raccontata dal nostro network, che ha creato non poco scalpore, anche tra gli stessi vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo con il commissario Piscitelli che ha dichiarato di essersi rivolto a Questura e Prefettura per «capire se questa cosa è regolare».

Villa dei Gerani, pur esprimendo stupore per il clamore mediatico suscitato dalla nostra inchiesta, replica e spiega nel dettaglio la sua posizione.
Ecco il testo integrale, a firma del legale rappresentante Antonino La Gamba:

«Vorrei chiarire alcuni punti e fornire informazioni puntuali su quanto riportato, a dimostrazione di come la Casa di Cura Villa dei Gerani si muova sempre nell'alveo della legalità e della legittimità degli atti.

Com'è noto l'art. 6-bis del D.L. 23 marzo 2021, n. 105, così come modificato dall'art. 2, co 8-bis del D.L. I l ottobre 2024, n. 145 convertito con modificazioni nella Legge 9 dicembre 2024, n. 187 (Proroga delle deroghe alle norme in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie), prevede che "al fine di fronteggiare la grave carenza di personale sanitario e sociosanitario che si riscontra nel territorio nazionale, fino al 31 dicembre 2027 è consentito l'esercizio temporaneo nel territorio nazionale, delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario, in deroga alle norme sul riconoscimento delle predette qualifiche professionali, secondo le procedure di cui all'art. 13 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27". ...omissis...." fino al termine di cui al primo periodo, le disposizioni di cui agli artt. 27 e 27-quater del testo unico di cui al D. Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 si applicano altresì al personale medico e infermieristico assunto ai sensi del comma 1, presso strutture sanitarie o socio-sanitarie, pubbliche o private, sulla base del riconoscimento regionale, con contratto libero-professionale di cui all'art. 7, co. 6, del D. Lgs. 30 mrzo 2001, n. 165, ovvero con contratto di lavoro subordinato, entrambi anche di durata superiore a tre mesi e rinnovabili".

Orbene, la Casa di Cura Villa dei Gerani è una struttura privata accreditata con il Servizio Sanitario Regionale, ed il professionista-medico di nazionalità cubana risulta regolarmente iscritto nell'elenco regionale dei professionisti sanitari in possesso dei requisiti per l'esercizio temporaneo ai sensi dell'art. 13 del D.L. 17.03.2020, n. 18 e s.i.m..

Alla luce di quanto sopra non si capisce il motivo di tanto clamore, legato al fatto che un professionista abbia deciso di lasciare autonomamente il nosocomio Vibonese per successivamente abbracciare nuove sfide professionali.

Tutto ciò premesso, preme quindi evidenziare che, al solo fine di non sottrarre professionalità sul Territorio, garantendo al contempo un miglior servizio qualitativo ai cittadini Vibonesi, si è deciso di stipulare apposito contratto di lavoro con il Medico Cubano, secondo CCNL di riferimento, che autonomamente si ripete aveva comunque deciso di lasciare il nosocomio Vibonese ed il Territorio Provinciale.

Tutto ciò, ovviamente, esperendo tutte le verifiche necessarie previste dalla Legge, quindi obbligatorie, prima di procedere all'instaurazione del rapporto lavorativo con il lavoratore straniero quali, per l'appunto: