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06/09/2023 ore 12.12
Cultura

A Cosenza arriva il festival della letteratura indipendente Laudomia: ecco il programma

 L’evento è organizzato, come capofila, da 'La Base' insieme ad alcune librerie indipendenti cittadine. Previsti dj set, performance poetiche e presentazioni di libri

di Redazione

Tutto pronto a Cosenza per il Festival letterario “Laudomia”. L’appuntamento, giunto alla II edizione, si terrà presso le statue del Mab, su Corso Mazzini, nei giorni 14, 15 e 16 settembre. Il titolo di questa edizione è “Lead. Le parole prime”. L’evento è organizzato, come soggetto capofila, da La Base insieme ad alcune librerie indipendenti cittadine (Juna, Mondadori, Raccontami, Ubik), case editrici (Coessenza, Edizioni Erranti, Le Pecore Nere, Talos) e realtà associative (Gaia, La Terra di Piero). I dettagli sono contenuti in una nota stampa. 

Il programma del Festival Laudomia

Giovedì 14 settembre si parte alle ore 16,30 con l’inaugurazione Festival e Mostra “Incipit” a cura dei detenuti della sezione Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Cosenza, a seguito di un progetto della Libreria Raccontami.

Venerdì 15 settembre si incomincia alle ore 17.00. Presentazione de Il tempo della madre di Ida Lo Sardo, Edizioni Erranti. L’autrice dialoga con Maria Emilia Cuzzilla sotto la statua de Le tre sorelle.

La chiusura

Il festival si conclude sabato 16 settembre. Si parte alle ore 17.00 presentazione di Fuori dagli Sche(r)mi di Luca Baroncini, edizioni Feltrinelli. L’autore dialoga con Osvaldo Tartaro sotto la statua Grande maternità

La parola “Laudomia” deriva dal greco antico Laodameia, significa “che doma il popolo”: «Nome femminile, arcaico ed elegante, tipicamente toscano che deriva dall'antica Grecia. Il suo significato è colei che domina il mondo».  Nella tradizione orale cosentina, nella mitologia popolare della città, si narra di una donna, una guaritrice reputata strega, mandata al rogo quattro secoli fa. Personaggi e luoghi con questo nome sono presenti anche in Calvino, Dante e Totò. L’edizione 2022 è stata dedicata al tema dell’eresia. Ogni anno il festival declina il topos Laudomia in forme e funzioni differenti.

Ogni libro presentato - si legge nel comunicato stampa- espone aneddoti e suggestioni riconducibili a una o più statue del Mab. Così ciascuna statua, col suo silenzio parlante, diviene a sua volta oggetto-lead, soggetto introduttivo, veicolo maieutico di un discorso tra oralità, scrittura e visione. Le statue del Mab incarnano infatti l’altra città, nel senso del suo doppio. Sono oggetti inanimati, che possono però prendere vita, purché intorno a esse si sviluppi una narrazione. Con Calvino, «la Laudomia viva ha bisogno di cercare nella Laudomia dei morti la spiegazione di se stessa». Il tema di quest‘anno è dunque l’uscita dal silenzio, l’inizio del discorso, il ritorno al logos nell’era della comunicazione digitale, un rinnovato rapporto tra letteratura, scienze e natura.