Buon Compleanno Mina, mito senza tempo: il cuore calabrese della più grande tra autografi segreti e duetti mancati
Un ritratto intimo di una diva capace di emozionare gli italiani e tutti coloro che amano la musica. La generosità dell’artista nei confronti dei suoi fan di Cosenza e Vibo e la testimonianza dell’antropologo Vito Teti
di Franco Laratta
Nei primissimi anni ‘60 Mina partecipò a un festival a Vibo Valentia. Era una ragazzina ma si fece subito notare per la sua voce inarrivabile e la sua grande capacità di cantare in pubblico.
Ma Mina l’ irraggiungibile, in realtà tiene molto ai contatti con i suoi fans.
Tre anni fa
Giulia Barbarossa di Co senza, studentessa, cresciuta con quella splendida voce, non ci voleva credere. Eppure proprio nel giorno del suo 18esimo compleanno, quasi alla fine della festa, bussa il corriere che consegna una busta indirizzata a Giulia, con una foto autografata: “Buon compleanno Giulia”. Firmato Mina.Era stato il papà Pino a inviare una mail a Mina e incredibilmente lei fece arrivare la foto autografata all’indirizzo indicato. Gioia e lacrime di commozione. Anche per il papà che un autografo di Mina lo aveva da sempre desiderato per sé: «Ma sono felice che lo abbia ricevuto Giulia. Grazie immensa Mina» .
E se di recente Mina è "tornata” in Calabria per incidere un pezzo di Sergio Cammariere, la splendida Tutto quello che un uomo, nel 1976 chiamò Mino Reitano e gli chiese di scrivere un pezzo per lei. Reitano era considerato ingiustamente un artista minore, un po’ folkloristico, ma a lei non interessavano certi pregiudizi. Lui, quasi incredulo, le donò un pezzo bellissimo, Terre lontane, che Mina inserì nel suo doppio fortunatissimo album, Singolare/Plurale che arrivò a vendere oltre un milione di copie.
Mina aveva in mente un duetto con Mia Martini, artista che amava molto, ma non ci furono le condizioni e poi nemmeno il tempo. Nel 1978, Mia Martini partecipò ad uno degli ultimi memorabili concerti di Mina a “Bussola Domani” di Viareggio: «In vita mia solo tre concerti mi hanno stregata: Ray Charles, Aretha Franklin e Mina. L’esperienza di “Bussola domani” è stata assolutamente irripetibile. L’ho applaudita a lungo, in piedi sulla poltroncina, fino a spellarmi le mani. Il feeling di Mina è paragonabile solo a quello di alcuni artisti di colore, che io amo particolarmente, e che ho citato. Sorretta da una carica e da un talento micidiali, credo non abbia paragoni nel mondo di noi bianchi».
Mina ebbe a dire della Martini: «Cosa ne penso? Mi piace moltissimo, basta sentirla per imparare sempre qualcosa. La precisione, la purezza, l’uso della voce. La passione no, quella ce l’hai o non ce l’hai. Quella non si impara. Lei ne aveva da vendere».
Alla notizia della tragica morte di Mia Martini, Mina volle ricordarla incidendo un suo brano: «Ho indegnamente fatto un suo pezzo, per la precisione “Almeno tu nell’universo”, ma meglio se sentite la sua versione!».
E Mina ha trovato il tempo per rispondere all’appello di un gruppo di amici di Vibo Valentia, che le avevano chiesto un autografo per un settantenne seriamente malato, suo grande ammiratore. Se ne fece interprete Vito Teti, antropologo e docente universitario. «È stato il più bel compleanno della mia vita. Non riuscivo a crederci. I miei amici di sempre mi hanno fatto il regalo più bello che potessi ricevere. Ma un grazie infinito va alla “mia” Mina, la più grande cantante del mondo, ma soprattutto una donna dalla grande sensibilità e dall’umanità senza pari», così Tonino P., un 70enne di Mileto, ex agente generale di assicurazione, colpito da un ictus, grande fan di Mina, che aveva espresso il desiderio di ricevere un segno di attenzione dalla grande interprete.
A dirla tutta Mina aveva anche provato a chiamare ai numeri telefonici indicati nella mail. Ma nessuno le rispose. Vito Teti commentò: «Effettivamente abbiamo ricevuto una chiamata da un numero estero sconosciuto. Pensavamo fosse un call center, non pensavamo certo che fosse Mina!».