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08/06/2025 ore 22.05
Cultura

Gemellaggio tra Santa Sofia d’Epiro e Diamante: tra murales e storia, due comunità in festa

Nei prossimi giorni ci sarà il primo step ufficiale che legherà la comunità di origini albanesi a quella marittima. L’intento è quello di rafforzare i legami culturali, artistici e tradizionali

di Massimo Maneggio

Un paese collocato a 558 metri sul livello del mare può legarsi proprio con quanti hanno uno dei territori estivi migliori di tutta la Calabria. Il caso di Santa Sofia d’Epiro e Diamante è senza dubbio curioso, ma pienamente giustificato da un sentore in comune che attraversa i decenni.

Il patto di gemellaggio ha lo scopo di rafforzare i legami culturali, artistici e tradizionali tra Diamante e Santa Sofia D’Epiro, per la promozione del patrimonio comune e della multiculturalità che unisce le due comunità con un evidente elemento artistico che è al centro dell’attenzione.

Entrambe le città condividono la presenza di opere realizzate da artisti in primo piano nel campo della street art come Slim, Attorrep e Marta Lapena, e nel 1981, durante la prima edizione dell’operazione murales a Diamante, furono invitati gruppi tradizionali arbëreshë a sfilare tra le vie del borgo, contribuendo a creare un ponte tra tradizione, multiculturalità e arte.

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A distanza di ormai 44 anni, il discorso è ancor più potenziato dalla capacità di Diamante di mantenere vivo l’interesse intorno all’argomento e di Santa Sofia d’Epiro che, a sua volta, ha puntato su ciò come importante leva turistica dal 2021.

Mercoledì ci sarà quindi il primo atto con la visita dei sofioti a Diamante e il primo protocollo d’intesa tra le due amministrazioni comunali, per poi completare il tutto a fine luglio all’interno del festival Ylberi in terra sofiota.

Un passaggio fondamentale proprio per il futuro, perché non sarà – con ogni probabilità – un gemellaggio che rimarrà solo su carta (o su muro, in questo caso), quanto permetterà alle due comunità di poter lavorare con sinergia. Le due città si impegneranno a organizzare, in maniera sinergica, eventi e festival che celebrino l’arte, la cultura e la multiculturalità, come mostre di murales, festival etnici, rievocazioni storico-culturali e attività educative nelle scuole, andando a privilegiare la collaborazione tra gruppi tradizionali arbëreshe e artisti locali, al fine di promuovere la conoscenza delle proprie radici e delle proprie diversità