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11/05/2025 ore 13.20
Cultura

“Il codice proibito”, il romanzo di Letizi presentato a Catanzaro: tra spie, Vaticano e verità da decifrare

Nella sala Concerti di Palazzo de Nobili l’evento alla presenza dell’autore. Dibattito su una storia va oltre il thriller e si interroga sul senso del destino, sul libero arbitrio, sulla possibilità di cambiare il corso degli eventi

di Bruno Mirante

C’è un libro che nessuno è mai riuscito a leggere davvero. È il Codice Voynich, manoscritto del XV secolo conservato nella blindatissima Beinecke Rare Book and Manuscript Library di Yale, avvolto da un’aura di mistero e mai decifrato nonostante secoli di studi. A questa enigmatica reliquia è ispirato Il codice proibito, il nuovo romanzo di Marco Letizi, “il  codice proibito” , presentato ieri nella sala Concerti di Palazzo De Nobili, sede dell’amministrazione comunale di Catanzaro.

A dialogare con l’autore sono stati la giornalista Giulia Zampina e l’avvocato-scrittore Felice Foresta. L’incontro ha offerto ai presenti un viaggio tra spionaggio internazionale, verità pericolose e segreti capaci – nella narrazione – di mettere in crisi le fondamenta stesse della Chiesa del Seicento. Il manoscritto, realmente esistente, ha resistito a ogni tentativo di decifrazione, inclusi quelli della CIA nel secondo dopoguerra. Secondo la ricostruzione narrativa di Letizi, un gesuita del XVII secolo sarebbe riuscito a decodificarne parte del contenuto, tanto da allarmare il Vaticano, che avrebbe messo in campo i propri apparati per nascondere la verità.

Nel romanzo - hanno sottolineato i relatori - si dipana un intreccio lungo secoli, fatto di complotti, tradimenti e omicidi, tra chi vuole svelare il contenuto del codice e chi è disposto a tutto pur di occultarlo. Ma la storia va oltre il thriller: si interroga sul senso del destino, sul libero arbitrio, sulla possibilità di cambiare il corso degli eventi.

Marco Letizi, già colonnello della Guardia di Finanza e oggi consulente per Nazioni Unite, Unione europea e Consiglio d’Europa, trasferisce nella scrittura la sua esperienza investigativa maturata nella lotta al crimine organizzato e ai reati economici. Il risultato è un romanzo denso di tensione e riflessione, che intreccia storia e attualità in una narrazione avvincente.