Onda Calabra, il nuovo libro di Vins Gallico che unisce Calabria e Germania incanta l’Ubik di Catanzaro
Giovedì 18 giugno la libreria catanzarese ha festeggiato i suoi 14 anni con un ospite d’eccezione: un autore raffinato e sperimentatore narrativo tra noir, distopia e saggistica, noto per la sua capacità di raccontare la Calabria con sguardo lucido e universale
C’è chi i libri li scrive, chi li legge, chi li vende. E poi c’è chi li fa vivere. Vins Gallico appartiene a questa categoria rara: quella degli autori capaci di trasformare una presentazione in un atto collettivo di immaginazione. È accaduto giovedì 18 giugno alla Libreria Ubik di Catanzaro, in occasione del suo quattordicesimo compleanno: un traguardo importante celebrato con una serata fuori dagli schemi, grazie alla voce di un autore che è anche libraio, traduttore, docente, editor e, soprattutto, narratore appassionato, tanto stimato dal titolare di Ubik Catanzaro Nunzio Belcaro da definirlo «un punto di riferimento nella letteratura».
Vins Gallico – nato nel 1976 a Melito di Porto Salvo (RC), vissuto in Germania dove ha insegnato lingua e letteratura italiana a Gottinga e Brema, oggi residente a Roma – ha presentato il suo nuovo romanzo Onda
Calabra (Fandango Libri) attraverso una formula che rompe gli argini della “classica” presentazione editoriale in cui il moderatore chiede e l’autore risponde: è l’autore a interrogare il pubblico, a guidarlo in un’indagine, a fargli vivere una storia come fosse parte attiva di un noir teatrale e immersivo.
«La presentazione tradizionale mi stanca, e credo stanchi anche il pubblico. Per questo ho ideato l’Onda Calabra Cluedo Tour» ha dichiarato, con la consueta lucidità ironica che accompagna ogni sua riflessione. L’esperimento funziona. Vins apre la serata con l’esergo del libro, un passo tratto da Le memorie del sottosuolo di Dostoevskij, mentre le note delicate di Carmine Torchia – cantautore, polistrumentista e membro dei Senduki – creano il sottofondo emotivo perfetto.
Poi invita il pubblico a chiudere gli occhi, contrarre i muscoli, trattenere il respiro: è così che si sente Mimmo Castelli, il giovane Pubblico Ministero calabrese al centro del romanzo, chiamato in Germania per risolvere un misterioso caso di duplice omicidio. Da quel momento in poi, si entra in un altro mondo.
Una sorta di “cinema in 6D”, dove i personaggi sembrano materializzarsi davanti agli occhi, evocati da una narrazione viva e teatrale, sostenuta da musica elettronica in cassa e suonata dal vivo. Il pubblico non assiste: partecipa. Sospetta. Argomenta. Si divide. Prova a risolvere il caso, scegliendo tra quattro possibili piste, combinandole, azzardando un movente. E intanto, scopre dettagli della storia, indizi narrativi, suggestioni emotive che si imprimono più nella pelle che sulla carta.
Gallico, autore di romanzi come Portami rispetto (Rizzoli, 2010), Final Cut (Fandango, 2015), La barriera (Fandango, 2017), Il dio dello Stretto (Fandango, 2023), è anche coordinatore del podcast “Fandango”, spazio dedicato alla letteratura contemporanea e agli autori emergenti. Con Onda Calabra, ritorna al personaggio di Mimmo Castelli, ma soprattutto ritorna al suo modo inconfondibile di unire il giallo all’inchiesta sociale, la finzione alla geografia reale, la Calabria alla Germania, la parola scritta a quella condivisa.
«È sempre un piacere tornare a Catanzaro» ha detto, ricordando anche una collaborazione passata con il carcere di Siano per un progetto legato a Il dio dello Stretto. E a giudicare dagli applausi, dall’attenzione, dalla partecipazione – che è anche una forma di gratitudine – il piacere è stato pienamente ricambiato.
Chi è l’assassino? Perché è accaduto il delitto? Per scoprirlo, non resta che leggere Onda Calabra. Ma intanto, ciò che rimane impressa è la sensazione di aver partecipato a qualcosa di raro: una storia che non si limita a essere letta, ma che si vive. Insieme.