Sezioni
Edizioni locali
04/10/2025 ore 09.39
Cultura

Premio per la Cultura Mediterranea 2025: al Teatro Rendano di Cosenza proclamati i vincitori della XIX edizione

VIDEO | Cerimonia di consegna del riconoscimento internazionale assegnato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania a studiosi, scrittori, giornalisti e traduttori impegnati nella promozione delle diverse espressioni culturali del Mediterraneo

di Francesca Lagoteta

Sono stati proclamati ieri, al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza, i vincitori della XIX edizione del Premio per la Cultura Mediterranea, il riconoscimento internazionale assegnato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania a studiosi, scrittori, giornalisti e traduttori impegnati nella promozione delle diverse espressioni culturali del Mediterraneo. I premiati sono stati selezionati da una giuria internazionale e, per la sola categoria Narrativa Giovani, da una giuria scolastica, formata da quattrocento studenti e studentesse di dieci istituti calabresi e lucani. Il Premio Speciale della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania è assegnato direttamente dal presidente del Premio Mario Bozzo e dal presidente della Fondazione Giovanni Pensabene ad una personalità del territorio che rappresenta nel proprio campo di attività un modello virtuoso per i giovani.

I vincitori delle otto sezioni

Società Civile: Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa CUAMM.

Scienze dell’Uomo: Grammenos Mastrojeni, segretario generale aggiunto dell'Unione per il Mediterraneo.

Poesia: Luis García Montero.

Cultura dell’Informazione: Roberto Napoletano, direttore del quotidiano “Il Mattino”.

Traduzione: Nicola Verderame.

Narrativa: Malbianco di Mario Desiati (Einaudi, 2025).

Narrativa Giovani: Tutta la vita che resta di Roberta Recchia (Rizzoli, 2025).

Il Premio Speciale della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania va quest’anno ad Aurelia Patrizia Calabrò, direttrice della Divisione per l’Empowerment Femminile e la parità di genere dell’UNIDO - l'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale.

La Giuria del Premio

· Mario Bozzo Presidente del Premio e della Giuria

· Felicita Cinnante Docente, esperta di letteratura, scrittrice

· Arnaldo Colasanti Critico letterario e scrittore

· Paolo Collo Ispanista, traduttore e critico letterario

· Shahrzad Houshmand Zadeh Docente di Lingua e Letteratura Persiana - Università “La Sapienza” di Roma

· Martine Van Geertruijden Docente di Lingua e Traduzione Francese - Università “La Sapienza” di Roma

· José Manuel Martín Morán Ordinario di Letteratura Spagnola - Università del Piemonte Orientale

· Karima Moual Scrittrice e giornalista - Direttrice “Il Settimanale”

· Ayse Saracgil Docente di Lingua e Letteratura Turca - Università di Firenze

Mario Bozzo: «I giovani stanno riscoprendo il valore della lettura»

«Credo che la cerimonia della XIX edizione del Premio per la Cultura Mediterranea abbia suscitato ancora una volta grandi emozioni. Il tema che ha legato tra loro i vari momenti culturali e artistici è stato quello dei cambiamenti climatici e delle conseguenze ad essi connesse. Ai giovani è stato affidato, in un passaggio ideale, il messaggio che il prossimo futuro sarà fortemente dipendente dalla sostenibilità ambientale. Speriamo che la cura del creato possa essere l’impegno dell’umanità nei prossimi anni» dichiara Giovanni Pensabene, presidente della Fondazione Carical.

«L’edizione di quest’anno ha confermato le caratteristiche distintive del nostro Premio, che propone come vincitori intellettuali di riconosciuta fama e riafferma il ruolo fondamentale degli studenti delle scuole calabresi e lucane, i quali stanno riscoprendo il valore formativo della lettura e della capacità di assimilare criticamente ciò che leggono. Un dato, quest’ultimo, di grande rilievo che va in direzione opposta alla cosiddetta “ignoranza funzionale”» dichiara Mario Bozzo, fondatore e presidente del Premio.

La cerimonia

La cerimonia conclusiva della XIX edizione del Premio, condotta dalla giornalista del Tg1 Maria Gabriella Capparelli, si è svolta attorno a un tema di stringente attualità: i cambiamenti climatici, le cui conseguenze stanno influenzando profondamente la salute del pianeta, incidendo in particolar modo sulle popolazioni che abitano il bacino mediterraneo. Sul palco del Teatro Rendano, i momenti di riflessione e confronto con gli otto vincitori di quest’anno si sono alternati a performance musicali, teatrali e di danza, ideate e coordinate da Stefano Bellu che ha curato la regia della manifestazione. Carmen Diodato, prima ballerina professionista sorda in Italia, oggi parte del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo e dell’Arena di Verona, si è esibita sulle note di Per te di Josh Groban, eseguita dal tenore Mirko Lococo.

La serata è proseguita con l’interpretazione dell’attore Marco Silani di Salvare il pianeta? Ma non fatemi ridere, il celebre monologo di George Carlin, tra i più famosi e dissacranti comici americani degli ultimi decenni. A quindici anni dalla prima messa in scena dello spettacolo, le provocazioni di Carlin sono oggi più che mai attuali: come pretendiamo di voler salvare il pianeta, quando non siamo in grado di prenderci cura di noi stessi e del prossimo?

È stata poi la volta dell’artista eritrea Meron Mulugeta con L’anima della Terra, un antico canto in lingua aramaica, espressione spirituale della relazione simbiotica che ci lega alla natura e a tutte le creature viventi. La performance è stata accompagnata da Mario D’Ambrosio al basso, William Preite alla tastiera e Leon Vulpitta Pantarei alle percussioni.

La cerimonia si è chiusa con l’esibizione del Coro PopUp 33 Giri, diretto da Federica Perre, che ha eseguito Itaca, celebre brano di Lucio Dalla: una metafora che identifica nel viaggio il cammino dell’umanità verso una nuova consapevolezza del proprio ruolo nel mondo, inteso come casa comune.