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17/09/2025 ore 19.53
Cultura

«Qui i ragazzi possono crescere e confrontarsi»: a Catanzaro apre il centro diurno che dà voce agli adolescenti

VIDEO | L’iniziativa è stata selezionata nell’ambito dei progetti per il contrasto alla povertà educativa minorile. Sono previsti anche laboratori gratuiti per favorire e alimentare le competenze

di Luana Costa

Uno spazio di aggregazione per stimolare le capacità degli adolescenti e indirizzarle verso attività sane: formative, culturali e ludiche. Con questo obiettivo è nato a Catanzaro il centro diurno “Scommetti su di me” realizzato nell’ambito del progetto “A beautiful mind”, selezionato da “Con i bambini” tra le iniziative per il contrasto alla povertà educativa minorile. Il servizio è rivolto alla fascia d’età compresa tra gli 11 e i 18 anni ed è ospitato nei locali del centro polivalente, aperto in forma gratuita tre volte a settimane.

 «Purtroppo i ragazzi vivono poco i quartieri e il presente e noi offriamo questo tipo di opportunità» ha spiegato il sociologo Andrea Barbuto, coordinatore del progetto. «Ci sono studi scientifici che dimostrano come su ciò abbia influito l’introduzione di alcune tecnologie che sfavoriscono la socializzazione, lo scollamento dall’area della famiglia e in più c’è da evidenziare il fatto che gli adulti si sono un po’ dimenticati il loro ruolo».

Uno spazio che mancava in città. Il centro propone diverse attività con cui i giovani possono confrontarsi: «È un luogo fisico in cui liberamente i ragazzi possono crescere, confrontarsi, possono socializzare con lo sguardo attento di una equipe formata da psicologi, educatori, sociologi, volontari, animatori anche sportivi. Penso che sia una iniziativa molto importante – ha rimarcato Barbuto – perché dà concretamente ai ragazzi la possibilità di vivere un luogo».

Sono previsti laboratori gratuiti di teatro, arte, scrittura, cinema e sport con giochi di squadra e attività motorie. «Noi valorizziamo le competenze, le facciamo riscoprire ai ragazzi, li facciamo lavorare su quelle capacità che potranno giocarsi nel loro futuro sia orientativo e lavorativo che scolastico» ha concluso il coordinatore del progetto.