San Nicola Arcella celebra la Notte di San Giovanni tra arte, cultura e simbolismo
A guidare gli spettatori nei meandri della spiritualità e del ritualismo, c’era la storica dell’arte Rossella Accardi che ha trascinato il pubblico in un percorso intenso ed evocativo, esplorando il legame tra le rappresentazioni artistiche della figura del santo e i riti tradizionali legati al solstizio d’estate
Sono i riti, le tradizioni e la cultura gli elementi al centro del convegno dal titolo "Un viaggio nell'arte, tra la vita del Santo e i riti di questa notte magica", che si è tenuto ieri sera a San Nicola Arcella. Il suggestivo belvedere ha ospitato la terza edizione del progetto "Lux Novi Itineris 2025", con una serata dedicata alla “Notte di San Giovanni”, un momento ricco di fascino e di significati ancestrali che dà il benvenuto al solstizio d’estate. Ad organizzare la manifestazione è stata l’associazione “Alessandro Siciliano”, presieduta da Nicoletta Toselli, presente anche in veste di moderatrice, in collaborazione con il Comune guidato dal sindaco Eugenio Madeo, l’associazione Arcadis e la Protezione civile.
La lezione di Rossella Accardi
A guidare gli spettatori nei meandri della spiritualità e del ritualismo, c’era la storica dell’arte Rossella Accardi che, grazie alle sue competenze e l’aiuto di slide, ha trascinato il pubblico in un percorso culturale intenso ed evocativo, esplorando il legame tra le rappresentazioni artistiche della figura di San Giovanni e i riti tradizionali legati al solstizio d’estate, attraverso un dialogo intriso di simbolismo e di memoria collettiva.
Esperienza immersiva
Al fianco della moderatrice dell'evento, la giornalista Nicoletta Toselli, c'era il vicesindaco Maria Teresa Carbone che, oltre a portare i saluti dell’amministrazione comunale di San Nicola Arcella, ha sottolineato l’importanza di appuntamenti come quello di ieri sera, che rinsaldano il legame tra comunità e patrimonio immateriale.
«L’iniziativa – fanno sapere gli organizzatori - si propone come un’esperienza immersiva e partecipativa, capace di restituire al pubblico la profondità di un sapere antico, che trova nella luce, nella natura e nei rituali stagionali una chiave di lettura del presente. Un’occasione per riappropriarsi del tempo ciclico e della forza evocativa dei simboli - concludono -, nella straordinaria cornice panoramica del Belvedere».