Tre calabresi nel nuovo direttivo del Forum accademico italiano che raccoglie accademici e scienziati in Germania
Alla presidenza è stato riconfermato Vito Francesco Gironda, originario di San Vito sullo Ionio e storico dell’Università di Bielefeld. Ma ci sono anche due studiose di Reggio e di San Giovanni in Fiore
Il Forum accademico italiano (Fai), la rete di scienziati, accademici e ricercatori in Germania, ha rinnovato nei giorni scorsi il proprio direttivo. Alla presidenza è stato riconfermato Vito Francesco Gironda, di San Vito sullo Ionio, storico dell’Università di Bielefeld.
Il nuovo organigramma del direttivo è composto dai due vice-presidenti Edith Pichler, sociologa dell'emigrazione presso l’Università di Potsdam, e Dario Formenti, chimico e senior manager della ISCC (International Sustainability and Carbon Certification). Fanno parte del nuovo direttivo l’astrofisica Serena Bertone dell’Esa (l’Agenzia Spaziale Europea con sede a Colonia), l’immunologa Laura Surace dell’Università di Bonn, di Reggio Calabria, la linguista Teresa Barberio dell’Università di Münster, di San Giovanni in Fiore, la manager nel campo scientifico Luciana Stortoni dell’Università di Siegen e lo storico Daniele Toro dell’Università di Bielefeld.
Il Forum accademico italiano è stata la prima rete di scienziati italiani in Europa e una tra le prime al mondo. La missione del Fai è quella di favorire l’interazione tra gli italiani che operano nel mondo della ricerca tedesca e di supportare le attività scientifiche e culturali che possono facilitare la cooperazione, anche istituzionale, tra gli scienziati, gli accademici e i ricercatori italiani e tedeschi. Il Forum promuove inoltre la comunicazione tra i propri membri e le istituzioni scolastiche, universitarie e di ricerca in Germania e in Italia e fornisce supporto ai giovani ricercatori che muovono i primi passi nel mondo scientifico e accademico. Infine, il Fai interagisce con la comunità italiana residente in Germania per promuovere la formazione scolastica e universitaria delle seconde e terze generazioni.