Vittima di ‘ndrangheta, Rossella Casini raccontata da Saviano: «Storia d'amore drammatica e potente»
La studentessa fiorentina si innamorò di un ragazzo calabrese legato a una famiglia 'ndranghetista. La storia è raccontata in "L'amore mio non muore" in scena a dicembre a Cittanova
Una storia vera e tragica che non deve essere dimenticata, una storia ricolma d'amore, violenza e coraggio. È quella di Rossella Casini, scomparsa a Palmi Il 22 febbraio del 1981, riconosciuta come vittima di 'ndrangheta anche se il suo corpo non è stato mai ritrovato. Il 5 dicembre prossimo la racconterà lo scrittore Roberto Saviano, ospite della XXII stagione teatrale organizzata dall’associazione Kalomena al teatro Gentile di Cittanova, con il suo nuovo recital "L'amore mio non muore". Il tour teatrale è tratto dall'omonimo libro pubblicato per Einaudi.
La storia di Rossella Casini
Rossella è una giovane studentessa universitaria di pedagogia. Vive a Firenze e si innamora di Francesco, uno studente fuori sede legato a una famiglia 'ndranghetista di Palmi, un dettaglio che lei ignora. Quando scopre la verità, è certa di poterlo salvare da un destino già scritto. Crede che l'amore possa essere la forza capace di cambiare tutto. Ma questa fede incrollabile si scontra con una realtà più feroce di quanto avesse mai immaginato. Si trova coinvolta nella violenza di una faida 'ndranghetista tra famiglie rivali. Fa su e giù tra Firenze e Palmi per il suo amore e per cercare di convincere Francesco a collaborare con la giustizia. Nel 1981, durante una vacanza in Calabria, Rossella impatta contro la criminalità organizzata. La sua presenza e il suo tentativo di opporsi alla faida per amore la rendono una minaccia, e viene fatta sparire a soli 24 anni.
Il processo
Il processo di primo grado per il sequestro e l’omicidio della studentessa fiorentina iniziò il 25 marzo 1997. Dopo numerosi rinvii per questioni procedurali, si concluse nove anni dopo con una sentenza della Corte di Assise di Palmi di assoluzione degli imputati per insufficienza di prove. Nel 2016 alla memoria di Rossella Casini il comune di Firenze ha affisso una targa commemorativa sulla casa in cui viveva, con scritto: “Qui visse Rossella Casini vittima della ndrangheta, scomparsa dal 22 febbraio 1981 perché per amore infranse la regola criminale del silenzio".
Il Comune di Palmi, il 22 febbraio 2020, ha inaugurato una via in suo onore.
Il libro “L'amore mio non muore" di Roberto Saviano
L’opera, che è un atto di memoria e resistenza civile, restituisce voce alla ragazza che è stata fatta sparire, trasformando il dolore personale in una riflessione universale sulla violenza criminale e sull'illusione che l'amore possa sconfiggere il male. È un racconto profondo e toccante che smuove le coscienze ed esplora le poliedriche sfaccettature dell'amore in modo intenso. Saviano definisce il libro una sua "vendetta" per Rossella e contro chi opprime l'amore. Mette in luce l'orrore della vicenda, l’omertà , le soffocanti dinamiche, la fragilità della protagonista di fronte alla realtà della criminalità organizzata.
Roberto Saviano: «Ho deciso di scrivere questo libro per raccontare la storia d'amore più drammatica e potente in cui mi sia imbattuto. Quella di Rossella Casini, giovane piena di vita, vittima di 'ndrangheta è una storia che raccoglie tutti i colori dell'umano sentire: l'ingenuità e lo slancio, la devozione e l'ossessione, l'amicizia, il desiderio, il coraggio, la delusione, il tradimento, lo schifo, la tragedia. Eppure, per Rossella, la certezza che proprio nell'amare risieda l'unica possibilità di verità e di senso non viene mai meno. L'amore non muore».