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07/10/2025 ore 22.08
Economia e lavoro

Calamità naturali, Confapi: «Polizze catastrofali? Sì alla tutela ma non a scapito delle pmi»

Il vice presidente Francesco Napoli non ha dubbi: «Le assicurazioni non devono diventare un ulteriore peso burocratico ed economico. Serve un approccio realistico in grado di proteggere davvero il nostro tessuto produttivo»

di Redazione

«L’Italia è giunta all’anno zero nella gestione delle calamità naturali. È il momento di scegliere se affrontare con determinazione questa sfida o continuare a subirla, con conseguenze devastanti per imprese, cittadini e territori». Lo ha dichiarato il vice presidente di Confapi, Francesco Napoli intervenendo a Milano al convegno “Calamità naturali in Italia: anno zero – Una sfida per il mondo assicurativo e per il Paese”.

Confapi condivide il principio alla base dell’obbligo di sottoscrizione delle polizze catastrofali, riconoscendone l’intento di garantire una maggiore tutela per il tessuto produttivo italiano, sempre più esposto a eventi climatici estremi.

Tuttavia, l’attuale normativa presenta criticità operative e rischia di penalizzare le piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del sistema economico nazionale.

Tra i punti critici evidenziati:

«Serve una proroga dei termini prima dell’entrata in vigore dell’obbligo assicurativo, per consentire di definire regole chiare, criteri equi e un sistema realmente accessibile per tutte le imprese – ha dichiarato il vice presidente –. Le pmi non possono essere lasciate sole né messe di fronte a obblighi privi di reale sostenibilità economica».

Confapi ha inoltre ribadito la necessità di:

«Le assicurazioni devono diventare una vera tutela, non un ulteriore peso burocratico ed economico – ha concluso –. Siamo pronti a collaborare, ma serve un approccio realistico e condiviso, in grado di proteggere davvero il nostro tessuto produttivo».