«Da Booking concorrenza sleale»: Federalberghi Calabria va alla guerra (legale) contro il gigante delle prenotazioni online
Parte l’azione dopo la sentenza della Corte di giustizia europea che considera illegittima la richiesta di mantenere i prezzi delle camere invariati su tutte le piattaforme. Gli hotel vogliono recuperare i presunti danni subiti negli ultimi 20 anni. D’Agostino: «Vogliamo un mercato più equo»
À la guerre comme à la guerre, anche Federalberghi Calabria scende in campo contro Booking, la piattaforma-agenzia di viaggio che propone oltre 28 milioni di strutture alberghiere in 43 Paesi. L’iniziativa è condivisa assieme ad Hotrec, associazione europea dell’ospitalità e alle associazioni nazionali degli albergatori di altri 25 Paesi europei. L’azione legale collettiva fa seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea del 19 settembre 2024, che ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte dalla piattaforma (cosiddetta parity rate) violavano il diritto della concorrenza dell’Ue. La parity rate impone ai gestori di fissare i prezzi delle camere della struttura ricettiva mantenendo lo stesso valore su tutte le piattaforme di distribuzione utilizzate, anche sul sito web della struttura stessa.
«Negli ultimi venti anni – spiega Federalberghi – queste clausole hanno posto gli hotel italiani in una posizione di notevole svantaggio competitivo. Hanno impedito la concorrenza sui prezzi tra Booking.com e altre piattaforme online, gonfiando le commissioni pagate dagli hotel».
Inoltre, come detto, «le clausole hanno impedito agli hotel di offrire prezzi o disponibilità migliori sui propri siti web, limitando le vendite dirette e l'autonomia».
L’azione legale ha lo scopo, per le imprese alberghiere, di «recuperare una parte significativa del totale delle commissioni pagate a Booking.com tra il 2004 e il 2024, più gli interessi».
L’adesione avverrà su base individuale e volontaria e possono partecipare tutti gli alberghi italiani, indipendentemente dalle dimensioni e dal fatturato. Il termine ultimo per l’adesione è il 31 luglio 2025.
Federalberghi si affiderà a una squadra di giuristi ed economisti di grande e riconosciuta esperienza nel campo della concorrenza, che hanno già ottenuto con successo la sentenza della Corte di giustizia del 19 settembre 2024. L’intero procedimento sarà finanziato da un soggetto specializzato, che si assumerà tutti i costi e tutti i rischi (ad esempio: spese giudiziarie, onorari di avvocati, economisti, ecc.) e riceverà una quota dei profitti in caso di successo.
Altra specifica: «Sarebbe illegale per Booking.com sanzionare un hotel – a qualsiasi titolo – per aver partecipato a quest’azione».
«È un’iniziativa straordinaria - commenta Fabrizio D’Agostino, presidente di Federalberghi Calabria – un'opportunità per gli albergatori per difendere i propri diritti e sostenere un mercato online più equo».