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18/09/2025 ore 16.13
Economia e lavoro

Da Motta Filocastro un messaggio positivo per lo sviluppo dei borghi storici della Calabria: esempio da imitare

Imprenditori dell’agroalimentare in prima fila nel suggerire e attuare processi virtuosi di sintesi fra produzioni locali e flussi turistici

di Redazione

Nel discorso d’insediamento del 20 gennaio 1961 John Fitzgerald Kennedy, neo eletto presidente degli Usa, pronunciò una frase che è stata incisa negli annali della storia contemporanea: «Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese». Come dire: zero lamenti, nessuna vocazione parassitaria o assistenzialista, e disponibilità piena a rimboccarsi le maniche per lavorare sodo. Potrebbe essere questo uno dei concetti con i quali sintetizzare la bella serata che domenica 14 settembre si è tenuta a Motta Filocastro, suggestivo borgo che è una frazione di Limbadi (provincia di Vibo Valentia).

Alcuni imprenditori locali, animati da spirito positivo, e dal desiderio di veder rinascere la propria terra su basi nuove, hanno organizzato un piccolo ma significativo evento che, partendo dalle specialità agroalimentari ed enogastronomiche, ha messo al centro un’idea intelligente di sviluppo economico-sociale. Uno sforzo davvero lodevole e che merita sostegno: il Gruppo LaC, guidato dall’editore Domenico Maduli, ha offerto il proprio supporto mediatico. Degustazioni guidate, musica e un confronto a più voci nell’armoniosa piazzetta antistante la chiesa parrocchiale Mater Romaniae.

Hanno preso la parola Pantaleone Lacquaniti e Silvia Celestino (Cantine Lacquaniti), Lorenzo Pellicari e Ilenia Lovisco (Amaro Calu), Leo Muzzupappa (Oleificio Mafrica), il giornalista e saggista Tigani Sava che coordina per LaC il progetto Grand Terroir. Al centro della discussione le straordinarie potenzialità di una Calabria che trasuda storia, radici e tradizioni identitarie, specialità tipiche apprezzate in tutto il mondo, siti storici e archeologici di pregio.

Tigani Sava si è soffermato, a tal proposito, sulle diverse sollecitazioni offerte in quest’ambito dal volume “L’Alberello Enotrio”, spiegando tra l’altro i contenuti di una nuova pubblicazione dedicata alla Pece Brettia.

Pantaleone Lacquaniti, ingegnere specializzato nel campo delle energie rinnovabili, ha raccontato l’esperienza del recupero di un vecchio vigneto e della nascita di una cantina che punta sui vitigni autoctoni, e in particolare su Zibibbo e Magliocco Canino (nel suo racconto è stato supportato dalla giovane moglie Silvia).

Lorenzo Pellicari e Ilenia Lovisco, quest’ultima di origini lucane, hanno ripercorso con una certa emozione la scelta di ritornare a Motta Filocastro e di avviare una propria attività autonoma che ha avuto anche il pregio di rivitalizzare il borgo fornendo servizi moderni e qualificati, ma anche pienamente legati alle produzioni del territorio, nel settore bar e piccola ristorazione.

Tra le idee connesse già avviate dalla giovane coppia anche quella del lancio di un amaro in una Calabria che – ha ricordato Tigani Sava – è saldamente leader nazionale proprio nella produzione e commercializzazione di questa tipologia di alcolici.

Leo Muzzupappa (era presente anche il fratello Giovanni) ha raccontato i decenni di proficuo impegno nel settore dell’olivicoltura di qualità con il marchio Mafrica: la lavorazione di cultivar autoctone, quali il Ciciarello e l’Ottobratica, sta dando risultati straordinari, così come il crescente impegno volto all’ospitalità diretta in azienda e al rapporto sempre più intenso con i flussi turistici.

Quest’ultima visione – ha commentato Massimo Tigani Sava – è esattamente in linea con quanto sta accadendo in tutto il Sud Italia dove le aziende agricole sono sempre più interessate a occuparsi di ricettività turistica creando un rapporto diretto, trasparente, generoso e unico tra produttori e consumatori. Qualche buon bicchiere di vino ha accompagnato l’assaggio di salumi, formaggi, olive e prodotti da forno del circondario di Limbadi.

La rock-blues band ha regalato un sound piacevole. L’impegno assunto dai partecipanti al dibattito è stato quello di continuare a insistere sulla massima valorizzazione e recupero del borgo di Motta Filocastro, costruendo reti tanto solide quanto durature.