Due miliardi di euro dal Pnrr per la digitalizzazione dei Comuni italiani, ecco tutti gli interventi finanziati
Sono 54mila i progetti presentati. Ai bandi ha partecipato il 99% delle amministrazioni locali. Il 60% degli Enti risultano in parte o in tutto informatizzati
Due miliardi di euro per la trasformazione digitale dei Comuni italiani. Questa la somma investita dal Governo in 54mila progetti che stanno consentendo l’innovazione di piccoli e grandi Enti locali. L’Anci ed il Dipartimento per la Trasformazione digitale hanno presentato, a Roma, il rapporto sullo stato di digitalizzazione dei Comuni italiani. Il piano di investimenti su scala nazionale è stato realizzato con i fondi del Pnrr.
Quattro le aree di intervento, otto le misure finanziate: migrazione in cloud, Piattaforma digitale nazionale dati (PDND), App io, PagoPA, Siti internet, Servizio notifiche digitali (SEND), Identità digitale e Archivio nazionale dei registri dello stato civile ANSC.
Ai bandi ha partecipato il 99% dei Comuni. La fetta più ampia di risorse stanziate ha riguardato la migrazione in cloud. I progetti finanziati sono stati 7.616 per un costo di 697 milioni di euro.
Il secondo investimento più ampio ha riguardato i siti internet: 6.579 i progetti di restyling accolti per un costo di 743 milioni e 500 mila euro.
Per il Servizio notifiche digitali sono stati stanziati 196,88 milioni. Altri 133,66 milioni sono andati ai comuni che hanno adottato PagoPa. I seimila progetti di adesione alla Piattaforma digitale nazionale sono costati 108 milioni. Gli enti locali hanno deciso di implementare l’identità digitale Spid-Cie sono stati 5.890 per un costo di 82,46 milioni e altri 53,68 milioni sono stati investi in 6.338 progetti per l’App Io. L’adesione per 7.244 Comuni all’Archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile (ANSC) è costata 45 milioni e 500 mila euro.

Quattromila e 500 Comuni sono pronti ad inviare digitalmente notifiche a valore legale ed oltre un terzo delle amministrazioni locali è in grado di gestire i servizi demografici, scolastici e di edilizia e urbanistica completamente in modalità digitale.
Il 60% dei Comuni italiani offre servizi in parte o in tutto informatizzati mentre il 40% non ha ancora proceduto ad avviare il processo. Il 50% continua, in alcuni settori, ad utilizzare il cartaceo per le richieste e per l’espletamento delle pratiche e il 10% usa ancora le raccomandate postali per comunicare con cittadini e imprese.
«I risultati ottenuti sono eccellenti. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi Pnrr sul digitale - ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti - e questo sta portando effetti concreti per migliorare l’efficienza amministrativa e la qualità dei servizi verso i cittadini». Il Pnrr ha consentito un passo in avanti degli enti locali in termini di impiego di tecnologie all’avanguardia. Implementando quelle esistenti ed adottandone di nuove. «La digitalizzazione è un potente motore di innovazione - ha affermato il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi - ci permette di avere una pubblica amministrazione più efficiente, trasparente e vicina alle esigenze di tutti i cittadini. Un processo - ha aggiunto - che vede nei Comuni il primo luogo di sperimentazione. I dati recenti lo confermano: grazie agli importanti investimenti del Pnrr, stiamo rafforzando la nostra ‘maturità digitale’ e rendendo le nostre infrastrutture più moderne e funzionali».
«Il Pnrr – ha rimarcato il presidente dell’Anci – ha dato una spinta decisiva, ma occorre continuare a investire in infrastrutture e, soprattutto, nella formazione e nella crescita delle competenze del nostro personale affinché ci sia una vera transizione digitale, completa e duratura per il bene delle nostre comunità». Il Rapporto rientra tra le attività previste dall’accordo istituzionale Dtd-Anci firmato a maggio del 2023, che ha permesso, tra le altre cose, il lancio a settembre del 2024 dell’Accademia dei Comuni digitali, un percorso di formazione gratuito per ampliare le competenze digitali del personale comunale.