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06/12/2025 ore 19.04
Economia e lavoro

Economia agricola, Adiconsum denuncia le richieste illegittime di contribuenza del Consorzio di Bonifica della Calabria

Il presidente dell’associazione Michele Gigliotti e l’avvocato Cavallari chiedono l’intervento urgente di Occhiuto e Gallo dopo le continue notifiche di tributi da pagare contrassegnati 1H78, nonostante la sentenza costituzionale che impone la verifica del reale vantaggio ai proprietari

di Redazione

Secondo l’Adiconsum, il Consorzio di Bonifica della Calabria, istituito di recente a seguito della riforma e della fusione degli 11 consorzi territoriali preesistenti (ora tutti in stato di liquidazione), persiste nell’inviare notifiche ai cittadini proprietari di immobili, esigendo il pagamento di importi definiti come "contribuenza iscritta a ruolo". Questi atti, contrassegnati dal codice tributo 1H78, presuppongono che i proprietari traggano un beneficio dalle opere e dalle attività di bonifica, tra cui la difesa idraulica, la manutenzione dei canali e interventi simili. Tuttavia, nei terreni agricoli della Regione Calabria, tale beneficio non si è mai materializzato in modo concreto e dimostrabile, rendendo queste richieste non solo infondate ma potenzialmente illegittime.

Sul presupposto impositivo del tributo consortile è intervenuta in modo decisivo la Corte Costituzionale con la sentenza n. 188 del 19 ottobre 2018, che ha dichiarato l'incostituzionalità dell'art. 23, comma 1, lett. a) della l.r. Calabria n. 11 del 23 luglio 2003, nella parte in cui imponeva il contributo "indipendentemente dal beneficio fondiario" anziché "in presenza del beneficio". In pratica, il tributo è esigibile solo se esiste un vantaggio reale e verificabile per il contribuente, derivante dall'attività consortile, come ribadito anche in pronunce successive che sottolineano l'onere della prova a carico del Consorzio. Nonostante questa chiara indicazione, che ha portato a numerose vittorie dei ricorrenti presso le Corti di Giustizia Tributaria (ex Commissioni Tributarie Provinciali), il Consorzio e i suoi predecessori hanno continuato a emettere avvisi di pagamento, ottenendo in molti casi versamenti ingiustificati da parte di cittadini non informati dei loro diritti.

Il presidente Adiconsum Calabria Michele Gigliotti congiuntamente con l’avvocato Antonino Cavallari, del foro di Vibo Valentia, dichiarano: «Alla luce delle persistenti violazioni e dell'inerzia nel recepire la sentenza costituzionale n. 188/2018, che rende illegittime le richieste di pagamento senza beneficio concreto, chiediamo con urgenza l'intervento del Governatore Roberto Occhiuto e dell'assessore all'agricoltura Gianluca Gallo per fare chiarezza immediata sulla materia. È essenziale un decreto regionale che imponga al Consorzio verifiche preventive e sospenda le notifiche illegittime, tutelando i cittadini da abusi che minano l'economia agricola calabrese. Adiconsum è pronta a collaborare per una risoluzione definitiva, ma non tollereremo ulteriori ritardi che gravano sui contribuenti onesti».