Edilizia in ripresa dopo il calo invernale, cresce anche la Calabria ma con numeri sotto la media nazionale
Il settore delle costruzioni torna a correre in Italia. Nella nostra regione attive 4mila imprese con 17mila addetti e 800 milioni di euro di fatturato annuo. L’andamento positivo legato soprattutto a opere pubbliche e Pnrr
Un settore in piena salute. In netta ripresa dopo il calo invernale. Torna a correre, in Italia, la produzione nelle costruzioni. A luglio, secondo l’Istat, l’indice destagionalizzato cresce dello 0,7% rispetto a giugno, interrompendo il calo registrato nei due mesi precedenti. L’indice corretto per gli effetti di calendario registrato tra maggio e luglio segna però un aumento dell’1,3% rispetto ai quattro mesi precedenti. Su base annua l’aumento della produzione edilizia è pari 5,2% in più rispetto a luglio 2024. Le attività di settore hanno raggiunto i livelli più alti dal 2008.
L’edilizia in Calabria
La Calabria viaggia in linea con il resto del Paese. Anche se con numeri percentuali inferiori alla media. E con variazioni maggiorni durante l’anno. In Calabria sono attive 4mila imprese con 17mila addetti. Ottocento milioni di euro il fatturato annuo, circa il 2% di quello complessivo nazionale. Nel 2024 sono state presentate concessioni edilizie per realizzare 594 nuovi fabbricati con destinazione residenziale per un totale di 1.410 abitazioni. Centouno le richieste per lavori di ampliamento. Cosenza è la prima provincia con 192 progetti, seguita da Reggio Calabria con 150, Catanzaro con 138, Vibo Valentia con 65 e Crotone con 49. In Italia le richieste sono state 16.062: la Calabria esprime il 3,7% del totale.

Sempre nel 2024 le domande per lavori inerenti nuovi fabbricati non residenziali sono state 286. La provincia più attiva è stata Reggio Calabria con 88, seguita da Cosenza con 84, Catanzaro e Vibo Valentia con 15 e Crotone con 7. Le maggiori destinazioni d’uso per i fabbricati non residenziali sono agricoltura, industria e artigianato, commercio, alloggio e ristorazione. Sul fronte non residenziale la Calabria registra una quota di richieste inferiore di quasi un terzo alla media nazionale: l’1% contro il 2,8%.
Opere pubbliche ed edilizia privata
L’andamento positivo è legato alla realizzazione delle opere pubbliche soprattutto quelle finanziate con i fondi del Pnrr. Un ruolo fondamentale è stato giocato dalla spesa per gli investimenti programmati dai Comuni che secondo l’Associazione nazionale costruttori edili nel primo semestre dell’anno ha registrato un aumento del 12%. A far preoccupare l’Ance è invece il rendimento complessivo, sempre nella prima metà del 2025, del lavoro ordinario delle imprese del settore, cioè le ristrutturazioni. La fine del super ecobonus ed il ridimensionamento del bonus casa, oggi al 50% ma dal prossimo primo gennaio al 36% per la prima abitazione, secondo le stime dell’associazione ha provocato un calo del giro d’affari pari al 20%.