Gioco d’azzardo in Calabria, è allarme in 19 piccoli comuni: ecco dove si spende di più, fino a 9mila euro pro capite
Conti prosciugati e rischio indebitamento ed usura per migliaia di accaniti scommettitori. Federconsumatori: «Insufficiente la risposta dello Stato»
Stefanaconi, Curinga e Gerace sono i piccoli comuni calabresi dove è più evidente la “crisi acuta da gioco d’azzardo”. Lo denuncia Federconsumatori che oggi, insieme a Cgil e Fondazione Isscon, ha presentato la seconda parte del “Libro nero dell’azzardo” , lo studio effettuato sulla diffusione del fenomeno in Italia per l'anno 2024.
La ricerca ha riguardato 3.142 Comuni con popolazione compresa tra 2.000 e 9.999 abitanti. Centosedici di questi risultano in “crisi acuta da azzardo”.
Diciannove sono in Calabria. Qui il gioco online incide per il doppio del valore medio della raccolta pro capite che è di 2.162,35 euro all’anno. Scommesse sportive, poker, casinò e ippica. Ce n’è per tutti i gusti. In Italia si spende tanto: l’esborso complessivo è stato di 92,1 miliardi. E si perde anche tanto: 23 miliardi solo nel 2024. I giocatori abituali sono 4,5 milioni. In Calabria lo scorso anno sono state effettuate giocate online per un valore di 4 miliardi di euro e sono andati persi 240 milioni. A Cetraro sono andati in fumo 2 milioni, a Cariati 1,5 e a Tropea 1,3. Cliccare con poca consapevolezza, nonostante slogan ed avvisi, o perché presi dal sacro fuoco dell’illusione della vittoria aiuta a prosciugare velocemente i crediti attivati sui conti aperti ad hoc. In Calabria se ne contano 857mila, 222mila dei quali attivi. Il volume di gioco in Italia è in costante e rapida crescita. La Calabria domina le prime due classifiche stilate da Federconsumatori, Cgil e Isscon. È al terzo posto, dopo la Campania e la Sicilia, per totale di giocate registrate nei comuni italiani con 3.041 euro pro capite all’anno. Ed è al secondo posto nella classifica di giocate pro capite nei comuni fino a 10mila abitanti.
I numeri nei piccoli Comuni
Nei comuni sotto i 10.000 abitanti i dati record di raccolta pro capite riguardano Stefanaconi con 9.222,65 euro, Curinga con 8.469,40 euro, Gerace con 6.995,93 euro, Tropea con 5.932,67 euro e Ricadi con 5.816,13 euro. Seguono poi San Luca con 5,667,79 euro, Botricello con 5.446,74 euro, Tortora con 5.268,47 euro, Lungro con 5.256,33, Cetraro con 5.236,64, San Gregorio D’Ippona con 4.656,63, Diamante con 4.648,35, Mileto con 4.646,5, Badolato con 4.640,43, Cariati con 4.412,42, Francavilla M. con 4.407,28, Soriano C. con 4.390,49, Briatico con 4.379,60 e Montepaone con 4.375,08. Proprio quest’ultimo comune ha il record di maggiore incremento delle giocate tra il 2022 ed il 2024, +148,7%. A Curinga, nello stesso periodo, sono aumentate del 139% e a Stefanaconi del 117%.
Gioco d’azzardo, Calabria maglia nera d’Italia: in un anno bruciati quattro miliardi di euro, Reggio la città che spende di piùI numeri nei Comuni con più di 10mila abitanti
Nella prima parte del report pubblicata lo scorso luglio il “Libro nero dell’azzardo” si era concentrato sui numeri dei Comuni con più di 10mila abitanti. I maggiori livelli di raccolta si registrano a Scalea (4.867,95 euro), Melito Porto Salvo (4.540,58 euro), San Giovanni in Fiore (4.516,67 euro), Gioia Tauro (4.300,13 euro), Reggio Calabria (3.810,27 euro), Cassano allo Jonio (3.776,80 euro), Crotone (3.662,8 euro), Siderno (3.506 euro), Catanzaro (3.489 euro) e Vibo Valentia (3.296 euro).
Intervenire subito
La dipendenza dal gioco fa male al portafogli e fa male alla salute. Quello online ha aggravato una situazione già senza controllo nelle sale, nei bar e nelle tabaccherie dove negli anni una processione continua di scommettitori ha provato a sfidare la fortuna spendendo un capitale. Da casa, comodamente seduti sul divano è ancora peggio perché è più facile finire nella trappola dei free spin, i giri gratuiti per iniziare le giocate su slot machine e casinò virtuali. Una volta dentro è molto difficile uscirne.
Il mix di vincite e perdite può causare dipendenza e portare allo svuotamento del conto. Tutto legale. Ma l’algoritmo pare avere la meglio. La presidente di Federconsumatori, Mimma Iannello, chiede interventi urgenti per arginare un fenomeno «che ha effetti devastanti sulla vita di tante famiglie». « L’azzardo, per i volumi di gioco e per le perdite che produce, rappresenta una tassa sulla povertà destinata a gravare sulle categorie sociali più deboli e vulnerabili. Le perdite gettano sul lastrico intere famiglie, costrette all’usura e all’indebitamento. Non si può andare nella direzione di una deregulation o nello spacchettamento delle norme sul gioco - dice Iannello - si deve attuare una riforma efficace sia sul gioco fisico sia online».
La presidente di Federconsumatori giudica «insufficiente la risposta ad indagare il fenomeno dal punto di vista sociale e della legalità che detiene il controllo di pezzi imponenti della filiera fisica e online» che, conclude Iannello, «sposta e ricicla masse imponenti di risorse provenienti da altre economie criminali».