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28/12/2025 ore 06.30
Economia e lavoro

Impresa femminile in crescita: Calabria tra le regioni leader per numero e peso delle aziende guidate da donne

La nostra regione avanza in settori spesso trascurati dalle politiche economiche tradizionali: sono oltre 37mila le aziende rosa. Il report della Cgia di Mestre

di Redazione Economia

Più occupazione femminile e progetti di autoimpiego. Tra i lavoratori autonomi nei primi 9 mesi del 2025 la quota rosa è aumentata del 44,4%, contro il 37,1% di quella maschile.

In termini percentuali, sul numero delle aziende esistenti le attività femminili sono soprattutto al Sud, il 24,3% contro il 24% del Centro ed il 21% del Nord.

In Molise rappresentano il 27,7% del totale ed in Basilicata il 27,3%. La Calabria si trova nelle posizioni di testa con il 24,1%: le imprese costituite e guidate da donne sono 37.608 su 156.225. Servizi, commercio e alloggio e ristorazione i settori in cui la presenza risulta maggiore. Lo dice l’ultimo report dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

L’associazione degli artigiani sottolinea che l’impiego femminile «in ambiti come sanità, istruzione, welfare, cultura e servizi alla persona sta assumendo un peso crescente» nelle economie regionali in settori «spesso trascurati dalle politiche industriali tradizionali ma centrali per la coesione e la produttività complessiva».

Il lavoro in rosa è un’opportunità. Le imprese femminili occupano soprattutto donne e nel complesso danno lavoro a più di 130mila persone. Servizi alla persona, tessile e abbigliamento, sanità e assistenza sociale, istruzione e commercio al dettaglio sono nell’ordine i settori entro i quali operano. Le imprese femminili sono una presenza importante nei contesti periferici e nei paesi a rischio spopolamento assicurando servizi di utilità sociale.

Poche le cooperative, le ditte individuali sono oltre il 40%. Nel restante 60% la maggior parte non supera i 9 dipendenti. Nelle microimprese il fatturato per addetto non supera i 20mila euro, tra i 40mila e i 60mila nelle aziende di dimensioni più grandi.

La Calabria è una delle regioni in cui la produzione di valore risente maggiormente dei limiti di mercato. La produttività è di tre volte inferiore alle altre imprese, è più forte la difficoltà di accesso al credito anche se negli ultimi anni sono aumentati sia la richiesta sia l’utilizzo di incentivi pubblici per l’avvio e per il prosieguo dell’attività.