Sezioni
Edizioni locali
16/04/2025 ore 09.52
Economia e lavoro

In Calabria non solo per il mare, a Pasqua presenze in crescita negli agriturismi: «Simbolo di turismo sostenibile e motore di rinascita per borghi»

Si registra già un +8 per cento rispetto allo scorso anno. Vincenzo Abbruzzese (Coldiretti): «L’enoturismo registra un netto incremento delle presenze, in crescita anche birraturismo, oleoturismo e turismo caseario»

di Redazione Economia

La Pasqua 2025 con il lungo periodo di stop tra Pasqua e 25 aprile si preannuncia con ottime prospettive per la vacanza in agriturismo in Calabria, tra pernottamenti, pranzi e visite giornaliere, per una crescita vicina al +8% rispetto allo scorso anno. 

«Certo i conti si faranno a posteriori. – commenta Vincenzo Abbruzzese presidente dell’associazione agrituristica Terranostra Calabria – Campagna Amica promossa da Coldiretti e imprenditore agricolo e titolare di un agriturismo – ma per adesso registriamo ottime performance. Non male anche la prevista presenza di italiani. Quindi le prenotazioni ci sono e sono buone – spiega Abbruzzese– anche se tutti noi sappiamo che dobbiamo fare i conti con due variabili fondamentali. La prima è che sempre di più i viaggiatori adottano sistemi di prenotazione elastici, cioè con possibilità di disdire anche all’ultimo, e poi c’è il fattore meteo che può cambiare le stime».

Quello che sta emergendo è che in Calabria i turisti non vengono solo per il mare e le attività ad esso legate ma stanno prendendo piede le esperienze che gli agriturismi offrono e che si uniscono al cibo e al pernottamento. Questi nuovi trend aiutano a destagionalizzare i movimenti turistici sul nostro territorio.

«La forza degli agriturismi – prosegue– è quella di poter collegare il mondo agricolo alle esperienze da offrire ai turisti, molti dei nostri soci lo stanno facendo e questo fa emergere anche una mappa ricca di attività tra loro diverse».

A trainare la crescita è anche l’interesse verso forme di turismo esperienziale, che vanno oltre la semplice ospitalità. L’enoturismo registra un netto incremento delle presenze, ma si evidenziano anche importanti segnali di crescita per birraturismo o turismo brassicolo, oleoturismo e turismo caseario, con visitatori sempre più curiosi di scoprire i segreti delle produzioni tipiche direttamente dai produttori e di immergersi in attività originali che vanno dal wellness alle attività sportive come yoga o pilates, fino ai corsi di cucina.

L’agriturismo calabrese, in costante crescita qualitativa, si conferma così non solo una scelta di relax e gusto, ma anche un’esperienza culturale e sensoriale a tutto tondo, capace di raccontare una terra autentica, promuovendo le produzioni locali e sostenere l’economia dei territori.

«Lo sviluppo del fenomeno agriturismo rappresenta una straordinaria opportunità per la Calabria, non solo sul piano turistico ma anche per l’incremento economico e sociale delle aree interne – sottolinea Abbruzzese. Questo modello di ospitalità è un motore di rinascita per i piccoli borghi e le campagne, perché crea occupazione, valorizza le eccellenze locali e custodisce la biodiversità, contrastando lo spopolamento. Oggi più che mai, l’agriturismo è simbolo di un turismo sostenibile, consapevole e identitario, capace di raccontare una Calabria vera. Sono sempre più convinto - conclude - che dobbiamo continuare a raccontare il profondo legame che c’è tra agricoltura e turismo in tutte le sue forme».