Investire per crescere: come far lavorare il denaro e costruire sicurezza finanziaria
Scopri come trasformare il denaro in uno strumento di crescita: dal fondo di emergenza ai primi investimenti in azioni, obbligazioni e fondi, con strategie adatte a chi è alle prime armi
Ogni settimana, in questa rubrica, esploriamo un tema per aiutarti a prendere il controllo della tua vita finanziaria. Oggi parliamo di un argomento fondamentale: gli investimenti. Spesso sentiamo frasi come “Dovresti investire i tuoi soldi” o “Il denaro deve lavorare per te”, ma cosa significa davvero investire? E da dove si comincia, soprattutto se sei alle prime armi?

Cosa significa investire?
Investire significa utilizzare il denaro per acquistare beni o strumenti finanziari con l’obiettivo di ottenere un rendimento nel tempo. A differenza del risparmio, che consiste nel mettere da parte il denaro (spesso in un conto corrente o un libretto postale), l’investimento mira a far crescere quel denaro, sfruttando il potere degli interessi composti, delle plusvalenze o dei dividendi.
In parole semplici:
Risparmiare = tenere il denaro al sicuro (ma rischi che perda valore per l’inflazione).
Investire = far lavorare il denaro per te, con un certo livello di rischio, ma anche con la possibilità di ottenere rendimenti più alti.
Perché investire?
Tre motivi principali:
- Combattere l’inflazione: se il tuo denaro è fermo, il suo potere d’acquisto diminuisce. Investendo, puoi ottenere rendimenti superiori all’inflazione.
- Creare ricchezza nel lungo termine: anche piccole somme regolari possono trasformarsi in cifre significative grazie al tempo e al potere degli interessi composti.
- Costruire indipendenza finanziaria: investire ti permette di raggiungere obiettivi come la pensione anticipata, l’acquisto della casa, o semplicemente vivere senza dipendere solo dallo stipendio.
Da dove si comincia?
Prima di investire, è fondamentale gettare le basi solide. Ecco i passaggi essenziali:
Crea un fondo di emergenza
Prima di investire, assicurati di avere un cuscino di sicurezza: 3-6 mesi di spese vive in un conto liquido e sicuro (es. conto corrente o deposito a risparmio). Questo ti protegge da imprevisti senza dover vendere investimenti in momenti sfavorevoli.
Estingui (se possibile) i debiti a interesse alto
Se hai debiti con tassi elevati (es. carte di credito o prestiti personali), è spesso più conveniente pagare quelli prima di investire. Un debito al 15% di interesse costa più di quanto potresti guadagnare investendo.
Definisci i tuoi obiettivi
Chiediti: perché voglio investire?
Comprare casa tra 5 anni?
Andare in pensione a 65 anni?
Avere un reddito passivo?
Ogni obiettivo ha un orizzonte temporale diverso, e questo influenzerà il tipo di investimento più adatto.
Conosci il tuo profilo di rischio
Non tutti gli investimenti sono uguali. Alcuni sono più sicuri ma con rendimenti bassi, altri più rischiosi ma con potenziale di guadagno maggiore.
Domande utili:
Quanto sei disposto a perdere per poter guadagnare di più?
Se il valore del tuo portafoglio scende del 20%, come reagiresti?
Questo ti aiuterà a capire se sei un investitore conservativo, moderato o aggressivo.
Risparmiare non è rinunciare: è investire nel futuro. Tre buoni motivi per farlo (e qualche consiglio)I primi strumenti di investimento da conoscere
Strumenti finanziari tradizionali
Conti deposito: offrono un rendimento fisso e sicuro, con vincolo o libero, garantiti fino a 100.000 € dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Piani di accumulo (PAC)
Consentono di investire piccole somme in modo regolare (es. 50€ al mese). Il vantaggio? Si sfrutta la mediazione del costo, ovvero si acquistano più quote quando i prezzi sono bassi e meno quando sono alti, riducendo il rischio di sbagliare il timing.
Obbligazioni: titoli di debito emessi da aziende o dallo Stato. Sono prestiti che dai a un governo
o a un’azienda in cambio di interessi. Meno rischiose delle azioni, ma con rendimenti più contenuti
BTP (Buoni del Tesoro Poliennali)
BOT (Buoni Ordinari del Tesoro)
CCT (Certificati di Credito del Tesoro)
Azioni: quote di società quotate in Borsa Italiana (es. Eni, Intesa Sanpaolo, Stellantis).
Acquistare azioni significa diventare piccolo proprietario di un’azienda. Più rischiose, ma con potenziale di crescita elevato. Non sono consigliate per chi inizia, a meno che non abbia tempo e voglia di studiare.
Fondi e gestioni:
Fondi comuni di investimento: gestiti da SGR (Società di Gestione del Risparmio). Sono panieri diversificati di azioni, obbligazioni o altri asset. Sono perfetti per chi vuole iniziare senza dover scegliere singole aziende
ETF (Exchange Traded Funds): fondi quotati in borsa a basso costo che replicano indici. Gli ETF replicano un indice (es. S&P 500) e hanno costi bassi. I fondi gestiti hanno un manager che decide gli acquisti, ma spesso costano di più.
Gestioni patrimoniali: affidare i propri capitali a un gestore professionista
Investimenti alternativi:
- Immobili: acquisto di case, locali commerciali o terreni da affittare o rivendere.
- Crowdfunding immobiliare: investimenti collettivi in progetti immobiliari online.
- Private equity / venture capital: partecipazioni in aziende non quotate.
- Start-up e PMI innovative: tramite portali di equity crowdfunding autorizzati da Consob.
Prodotti assicurativi e previdenziali:
Polizze vita e multiramo: combinano protezione assicurativa e investimento finanziario.
Fondi pensione: strumenti per integrare la pensione pubblica con vantaggi fiscali.(consigliato vivamente ai giovani lavoratori)
Nuove forme digitali:
- Robo-advisor: piattaforme che creano portafogli automatici diversificati.
- Criptovalute (Bitcoin, Ethereum): molto volatili, non regolamentati come gli strumenti tradizionali.
- Token immobiliari o finanziari (ancora in fase di sviluppo in Italia).
La scelta dipende da profilo di rischio, orizzonte temporale e obiettivi personali.
Il segreto? Il tempo e la costanza
Uno dei principi più potenti dell’investimento è il tempo. Grazie agli interessi composti, i tuoi guadagni generano a loro volta guadagni.
Esempio:
Se investi 100€ al mese con un rendimento medio annuo del 6%, dopo 30 anni avrai accumulato oltre 100.000€ – di cui solo 36.000 sono tuoi versamenti.
In sintesi: cosa fare questa settimana?
Apri un foglio (cartaceo o digitale) e scrivi i tuoi obiettivi finanziari a breve, medio e lungo
termine.
Valuta se hai un fondo di emergenza sufficiente.
Cerca un prodotto di investimento semplice e leggi le informazioni di base.
Considera di avviare un piccolo piano di accumulo, anche con 50-75€ al mese.
La prossima settimana: parleremo di diversificazione – perché non mettere tutte le uova nello stesso paniere (e cosa significa in finanza).
Investire non è un gioco di casinò, né una scienza oscura. È una scelta consapevole, alla portata di tutti. E come ogni viaggio, inizia con un primo passo. A settimana prossima.
*docente ed educatore finanziario Aief