La Calabria protagonista anche all’evento “Agricoltura è”, Fulvia Caligiuri (Arsac): «Agroalimentare strumento per valorizzare il territorio»
Il direttore generale dell’ente evidenzia il gioco di squadra tra Regione, Dipartimento Agricoltura e produttori. Poi mostra alcune preoccupazioni: «I dazi e l’emergenza climatica possono destabilizzare il settore, l’Unione Europea deve dimostrare coesione»
di Paolo Mazza
La Calabria si distingue ancora una volta, conquistando consensi a livello nazionale durante la manifestazione “Agricoltura è”, che si è svolta a Roma per tre giorni, concludendosi ieri sera. All’evento hanno partecipato, oltre all’assessore regionale Gianluca Gallo, anche i ministri Lollobrigida e Tajani, che hanno elogiato sia la qualità dei prodotti esposti che le strategie messe in atto dalla Calabria per valorizzare il settore agricolo.
Un ruolo fondamentale nella riuscita della manifestazione è stato svolto da Arsac, l’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese. Proprio la direttrice generale dell’ente, Fulvia Caligiuri, è stata ospite della puntata odierna di Dentro la Notizia (qui la puntata), il format di LaC condotto da Pier Paolo Cambareri.
«È andata veramente bene», racconta entusiasta Fulvia Caligiuri, sottolineando come l’evento abbia dimostrato che l’agricoltura non è solo produzione e vendita, ma molto di più. «I nostri prodotti e le nostre aziende hanno fatto un’ottima figura», aggiunge, soffermandosi su un dettaglio che ritiene particolarmente significativo: l’interesse mostrato dai ministri presenti verso gli stand calabresi.
Per Caligiuri, questo è un segnale importante: «La Calabria attrae, e questo è un passaggio di sostanza». Non si tratta solo di una scoperta, ma della conferma di un percorso di crescita che la regione sta portando avanti con impegno: «La narrazione dell’agroalimentare calabrese trova riscontro nei fatti e diventa un potente strumento per valorizzare e promuovere il territorio».
Un elemento chiave di questo successo è il gioco di squadra tra produttori, Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura e la stessa Arsac. «L’assessore Gallo lo ripete spesso e lo ringrazio: l’ambizione della qualità deve guidare la nostra azione, non solo dal punto di vista della produzione, ma anche della promozione», sottolinea Caligiuri. Secondo la direttrice di Arsac, ora è il momento giusto per alzare l’asticella, dopo anni difficili.
Ma il settore agricolo non può crescere da solo. «L’agricoltura si fa con le reti, con le sinergie. Da soli non andiamo da nessuna parte», spiega. «Non basta promuovere i prodotti, servono ricerca, sperimentazione, divulgazione. Per questo, è fondamentale il supporto di università, istituti di ricerca e il rilancio degli istituti agrari, che possono formare le nuove generazioni di professionisti del settore».
L’agricoltura calabrese, come quella di tutta Europa, si trova oggi ad affrontare sfide globali complesse. Tra queste, le tensioni geopolitiche e la politica protezionistica degli Stati Uniti, con Trump che continua la sua battaglia sui dazi. «È una preoccupazione concreta, perché sono situazioni che sfuggono al nostro controllo», ammette Caligiuri. Molti produttori calabresi esportano negli USA e il timore è che eventuali restrizioni possano penalizzare il settore. «Mi auguro che la situazione si risolva senza troppi danni», aggiunge, evidenziando l’importanza della presenza del Presidente Mattarella alla manifestazione. «In questo momento, l’Unione Europea deve dimostrare di essere una vera unione, proteggendo anche le nostre eccellenze agroalimentari».
Oltre alle difficoltà legate ai mercati globali, l’agricoltura deve fare i conti con un’altra emergenza: la crisi climatica e la gestione dell’acqua: «L’agricoltura non può esistere senza acqua, così come la terra ha bisogno dell’agricoltura», afferma Caligiuri. «L’estate scorsa la situazione è stata drammatica. Bisogna intervenire per ottimizzare le reti irrigue, anche perché molte risorse idriche sono destinate all’uso civile e potabile».
Guardando invece al futuro, il calendario degli eventi è già fitto. «Il 1° aprile saremo a Verona per il Vinitaly e abbiamo aumentato di 600 metri quadri lo spazio espositivo rispetto all’anno scorso», annuncia. Ma non finisce qui: dal 18 al 20 luglio il Vinitaly si ripeterà a Sibari, all’interno del Parco Archeologico, mentre a giugno la Calabria sarà presente al Merano Wine Festival di Cirò.
E non mancheranno altre sorprese: «Ci saranno altri incontri e speriamo di poter annunciare presto qualche bella novità», conclude Caligiuri, con l’entusiasmo di chi crede nelle potenzialità dell’agricoltura calabrese e lavora per portarla sempre più in alto.