L’Italia che costruisce il futuro: formazione, merito e nuove politiche per il lavoro
Un progetto di rinascita che mette al centro le nuove generazioni, valorizza il talento e promuove un modello di crescita basato su educazione, equità e partecipazione civica
In un Paese che entro il 2030 perderà quasi due milioni di lavoratori, la vera evoluzione del lavoro non potrà che passare dalla formazione. Non basta più saper fare: serve saper imparare, e soprattutto imparare fuori dall’area di comfort. Allenare le persone alla crescita continua significa mantenerle vive, curiose e produttive. È così che si rinnova il contributo di ciascuno e si costruiscono aziende più forti, innovative e umane. Ma per cambiare davvero rotta serve una visione di Paese. Una strategia che metta al centro il capitale umano, la responsabilità sociale e il merito, restituendo fiducia ai giovani e competitività alle imprese.

Detassazione totale per i giovani che restano in Italia
Per contrastare la fuga dei talenti e incentivare la permanenza in Italia, propongo una misura concreta e immediata: detassazione totale per i primi cinque anni di attività lavorativa per i giovani che scelgono di restare a lavorare in Italia. Un segnale forte, che premia la fedeltà al Paese e sostiene chi decide di costruire qui il proprio futuro.
Un fondo pensione dalla nascita: investire nel domani, oggi
Ogni bambino dovrebbe poter contare su un fondo pensione personale attivo fin dalla nascita, alimentato dallo Stato e incrementato nel tempo. Le quote aggiuntive pubbliche dovrebbero essere collegate al merito, ai crediti formativi e all’impegno nello studio e nel lavoro. Un modo concreto per insegnare fin da piccoli il valore della pianificazione e della responsabilità, creando cittadini consapevoli e socialmente stabili.
Servizio sociale o militare obbligatorio: sei mesi per il bene comune
Proposta anche l’introduzione di un periodo minimo di servizio sociale o militare di sei mesi, da vivere come esperienza formativa e civica. Non un obbligo fine a sé stesso, ma una palestra di valori, dove imparare collaborazione, disciplina, rispetto e senso del bene comune.
Le altre proposte per un’Italia che cresce Formazione e competenze:
- Creazione di un conto formativo permanente per aggiornarsi durante la vita lavorativa.
- Istituzione di campus scuola–impresa–territorio, dove giovani, docenti e imprese collaborano su progetti reali.
- Introduzione dell’educazione finanziaria obbligatoria nei programmi scolastici e aziendali. Lavoro e produttività
- Estensione del bonus rientro cervelli anche ai diplomati che rientrano dall’estero. Contratti di apprendimento evolutivo, con crescita salariale legata alle competenze.
- Detrazioni fiscali per le imprese che investono in formazione e benessere organizzativo. Previdenza e welfare
- Piano previdenziale modulare, con premi di merito e borse di studio destinabili al fondo pensione. Premialità sociale per chi partecipa a volontariato o progetti civici.
- Educazione previdenziale obbligatoria nelle scuole superiori e università. Cittadinanza attiva e coesione
- Servizio sociale retribuito con credito fiscale o benefit formativi.
- Banca del tempo e delle competenze, per accumulare ore di volontariato. Reti di mentorship intergenerazionale per unire esperienza e gioventù.
- Finanza e inclusione
- Microcredito formativo per percorsi di specializzazione e imprenditorialità.
- Patto per il futuro tra Stato e imprese: agevolazioni a chi assume giovani e reinveste nel capitale umano.
- Osservatorio nazionale sui talenti in fuga, per analizzare e riportare competenze in Italia.
Verso un nuovo patto sociale
L’Italia ha bisogno di una nuova cultura del lavoro e del merito, che metta la persona al centro delle scelte economiche e politiche. Serve un patto tra istituzioni, imprese e cittadini basato su formazione, fiducia e responsabilità. Il futuro non si aspetta: si prepara, si studia e si costruisce. E per farlo serve una nazione che torni a investire nelle sue persone — perché è dalle persone che nascono le idee, la crescita e la vera libertà.
*Docente e coordinatore regionale AIEF