Manovra 2026, sedici miliardi per far quadrare i conti tra tagli, entrate e vincoli europei
La prossima legge di bilancio prevede si confronta con un quadro economico complicato da guerre, dazi e vincoli europei. Focus su pensioni, sanità, istruzione, investimenti e giustizia. Il ministro Giorgetti: «Economia italiana stabile, ma lo scenario internazionale si è complicato»
Sedici miliardi per far quadrare i conti. Dieci di tagli alla spesa, il 60% della copertura, e 6 di maggiori entrare. Sarà una manovra “leggera” condizionata dalla situazione economica internazionale: guerre e dazi commerciali e pressioni competitive impongono rigidità nella tenuta dei conti e soprattutto molta prudenza. L’economia italiana è stabile, ha dichiarato il ministro Giorgetti, ma il quadro nella quale si muove è abbastanza complicato. L'impatto dei dazi Usa è risultato negativo sulla crescita italiana: - 0,1% rispetto allo scenario di base del Pil di quest’anno. Gli effetti negativi saranno maggiori nel 2026 dove sarà -0,5%. A ridurre l’entità della manovra è prima di tutto il nuovo quadro delle regole europee, che hanno imposto alla legge di bilancio dello scorso anno, la prima del periodo coperto dal Piano strutturale, di prevedere le spese fisse come quelle per i contratti della Pubblica amministrazione, le missioni all’estero, i fondi pluriennali per gli investimenti.
Un quadro già definito, le voci non possono essere oggetto di revisione, nel quale non c’è possibilità di effettuare cambiamenti in corsa. I disegni di legge collegati alla prossima manovra, inseriti nel Documento programmatico di finanza pubblica, sono 40. Ci sono interventi in materia di disciplina pensionistica, politiche per il lavoro e sociali, contrasto alla povertà, misure per le famiglie numerose, la delega per il riordino del Sistema sanitario nazionale, quella sulle professioni sanitarie e quella per il riordino degli enti vigilati dal Ministero della salute. Ma anche la delega per la determinazione dei Lep sanitari, quella per il riordino della legislazione farmaceutica, quella per i dottori commercialisti, la revisione del Testo unico degli enti locali e le disposizioni per l'attuazione del Patto Ue su migrazione e asilo. Sono poi previste misure per gli investimenti strategici, disposizioni per la semplificazione del sistema di istruzione e per la valorizzazione del patrimonio edilizio scolastico, la delega per la riforma delle amministrazioni straordinarie, la valorizzazione del mare, il sostegno alla filiera libraria, giovani e servizio civile universale, revisione per l'accesso del personale ricercatore e docente universitario.
Si spazia poi dalla riforma del settore ippico alle sanzioni a tutela dei prodotti alimentari italiani, fino al rafforzamento della capacità di difesa. Sul fronte giustizia previsti nuove disposizioni sulla magistratura ordinaria, la sperimentazione di modelli di intelligenza artificiale applicati alla giustizia, la delega per la riforma dell'Ordinamento forense. Martedì le audizioni delle commissioni di bilancio di Camera e Senato, che sentiranno Istat, Cnel e Corte dei Conti. Mercoledì sarà invece la volta della Banca d'Italia. Chiuderà il ministro dell’Economia Giorgetti. Entro il 15 ottobre il Governo dovrà trasmettere il documento alla Commissione europea e all’Eurogruppo. Entro il 20 ottobre il Governo dovrà presentare la manovra in Parlamento.