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12/08/2025 ore 14.00
Economia e lavoro

Otto per mille, la maggioranza non sceglie ma in Calabria l’86% di chi decide lo dà alla Chiesa cattolica

Dal 2004 a oggi in Italia la Chiesa cattolica ha perso il 18% di adesioni all’8 per mille. Cresce la quota destinata allo Stato ma la maggioranza resta indifferente. Nella nostra regione adesioni più alte della media nazionale, ma sempre minoritarie

di Redazione Economia

Più Chiesa Cattolica che Stato. Anche se in diminuzione rispetto a venti anni fa. Si riduce il numero di contribuenti che decide di destinare una quota del proprio reddito. Lo dicono i dati del ministero dell’Economia e delle finanze sull’assegnazione dell’8 per mille, il gettito dell’Irpef a diretta gestione statale. Su una platea di 41.497.318 persone solo il 40,21%, 16.687.453, ha espresso nel 2024 una scelta tra Stato e confessioni religiose. La maggioranza degli italiani 24.571.704, il 59,21%, ha deciso di non sostenere nessuno.

Calabria in controtendenza, più donazioni per la Chiesa

Istituito per legge nel 1985 per finalità sociali, l’8 per mille consente ai contribuenti di versare questa quota del proprio reddito allo Stato o alle confessioni religiose riconosciute e che hanno stipulato accordi con il Governo. Dal 2004 ad oggi la Chiesa cattolica ha perso il 18% dei contributi e lo Stato ne ha guadagnati quasi altrettanti. La Calabria è una delle regioni italiane in cui è maggiore la propensione alla scelta di destinare l’8 per mille, 36% di adesioni contro il 64% di mancate indicazioni. I contribuenti sono 1.163.524, 414.639 hanno deciso di versare la quota, 743.991 non hanno espresso scelte.

8 per mille, in Calabria chi sceglie dà il contributo alla Chiesa

Tra quanti hanno indicato la destinazione 355.577, l’86%, hanno scelto la Chiesa Cattolica e 51.452, il 13%, lo Stato. Il restante 1% è andato ad altre confessioni religiose: all’Unione delle chiese metodiste e valdesi (2.737) alle Chiese cristiane evangeliche - Assemblea di Dio in Italia (1.468) e all’Unione Buddista italiana (1.001). In linea con la media nazionale, anche in Calabria edilizia scolastica, calamità naturali, fame nel mondo, tutela e recupero dei beni culturali, assistenza ai rifugiati e recupero dalle tossico dipendenze e dalle altre dipendenze patologiche, risultano, nell’ordine, le misure di destinazione del contributo per la scelta relativa alle iniziative statali.

Anche in questo caso, però, come nel resto d’Italia, la scelta diretta riguarda una percentuale di adesioni pari al 10%. La restante quota del 90% viene suddivisa dallo Stato sulla base dei progetti di finanziamento presentati ogni anno al ministero dell’Economia e delle finanze.