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26/09/2025 ore 10.32
Economia e lavoro

Palermo, 8mila agricoltori siciliani e calabresi in piazza: «Basta trafficanti del grano e speculazioni»

Ferreri, presidente di Coldiretti Sicilia: «La nostra agricoltura non può competere con il grano importato da Paesi dove non valgono le stesse regole sanitarie, ambientali e sociali. Bisogna difendere il prodotto italiano»

di Redazione

«Basta con i trafficanti di grano. Basta con le speculazioni». Questi gli slogan d'apertura del corteo di circa 8000 agricoltori Coldiretti arrivati da tutta l'Isola e dalla Calabria, che da Piazza Marina sta raggiungendo palazzo d'Orleans, a piazza Indipendenza, sede della presidenza della Regione Sicilia.
La manifestazione si svolge in contemporanea con quella di Bari e di altre città per la denuncia del popolo del grano.

«Ogni giorno assistiamo ad un crollo delle quotazioni - spiega Francesco Ferreri, presidente di Coldiretti Sicilia - mentre i costi continuano a crescere. La nostra agricoltura non può competere con il grano importato da Paesi dove non valgono le stesse regole sanitarie, ambientali e sociali. Serve trasparenza e una difesa concreta del prodotto italiano».
«Bisogna dirlo con chiarezza - aggiunge -. Ci sono dei trafficanti di grano che speculano con gli agricoltori costretti a fare i conti soprattutto, negli ultimi anni, con una siccità che ha provocato perdita di produzione. Un chilo di grano si vende, in media a 28 centesimi al chilo ma ci sono anche ribassi fino a 20 centesimi mentre i costi di produzione sono lievitati. Un chilo di pasta oggi costa 2 euro e il pane si compra anche 5 euro ma agli agricoltori vengono riconosciuti meno di 30 centesimi».
«In tutta questa filiera è evidente che c'è chi specula e che sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende. Il grano siciliano - conclude Ferreri - è di ottima qualità, garantito da tecniche produttive soprattutto biologiche che non può essere messo da parte da chi, in Canada per esempio, essicca con prodotti chimici che fanno male alla salute».