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22/03/2025 ore 22.59
Economia e lavoro

Pescatori di sardella in crisi, pesano l’inquinamento del mare e la mancanza di regole chiare

La marineria di Schiavonea alle prese con i problemi di un’attività attualmente oggetto di una sperimentazione autorizzata, ma che si scontra con diversi problemi che mettono a rischio l’economia locale

di Matteo Lauria

La marineria di Schiavonea, nota per la tradizionale pesca della sardella, sta attraversando un periodo di profonde difficoltà. Le problematiche principali riguardano la mancanza di una regolamentazione chiara e l'inquinamento delle acque, che provoca morie di pesci e mette a rischio l'intero ecosistema marino.

Regolamentazione incerta e sperimentazione in corso

La pesca della sardella è attualmente oggetto di una sperimentazione autorizzata, volta a monitorare l'impatto ambientale e la sostenibilità di questa attività. Tuttavia, l'assenza di una normativa definitiva crea incertezza tra i pescatori, che chiedono certezze per poter pianificare il futuro del loro lavoro. Il senatore Ernesto Rapani, parlamentare di Fratelli d’Italia, si è recato personalmente al porto di Schiavonea per confrontarsi con i pescatori e partecipare a una battuta di pesca. «Mi sono voluto rendere conto di cosa significhi davvero una giornata di pesca al novellame – ha dichiarato il senatore – e allo stesso tempo verificare se ci siano le condizioni per poter parlare, in prospettiva, di un’autorizzazione regolare a questa attività. Ritengo che la pesca della sardella possa essere gestita in modo sostenibile».

Inquinamento e moria dei pesci

Oltre alle questioni normative, i pescatori di Schiavonea devono affrontare il problema dell'inquinamento delle acque. Lo sversamento di fitofarmaci provenienti dal comparto agricolo nei corsi d'acqua che sfociano in mare provoca morie di pesci e altera l'ecosistema marino. Questo fenomeno incide negativamente sulla qualità del pescato e sulla sopravvivenza delle attività legate alla pesca.

Impatto economico e sociale

La pesca della sardella rappresenta una risorsa economica significativa per la comunità di Schiavonea, coinvolgendo circa 60 famiglie e generando un fatturato annuo di circa 3 milioni di euro. La mancanza di una regolamentazione chiara e l'inquinamento delle acque mettono a rischio non solo l'ecosistema marino, ma anche la stabilità economica e sociale della comunità locale.