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19/07/2025 ore 14.59
Economia e lavoro

Pnrr in Calabria, infrastrutture ferme al palo: per i progetti più grandi spesi solo 110 milioni (su quasi tre miliardi)

VIDEO | Oltre duemila i progetti proposti per i trasporti della nostra regione, ma i fondi spesi sono esigui rispetto a quelli preventivati. E la deadline, fissata al 31 agosto 2026, è sempre più vicina

di Francesco La Luna

Si sperava di risolvere le criticità della nostra regione. Il giorno in cui Mario Draghi annunciò in Parlamento l'arrivo dei fondi Europei per il Pnrr, in diversi immaginavano che gli atavici problemi della Calabria potessero finalmente trovare soluzione. Ma purtroppo, a un anno circa dalla deadline imposta dal vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, ancora la maggior parte dei fondi non sono stati spesi. Neanche, se non soprattutto, sulle infrastrutture, forse (insieme alla sanità) la più alta criticità della Calabria.

Così il progetto col più alto finanziamento in assoluto, i collegamenti ferroviari ad alta velocità per passeggeri e merci della tratta Salerno-Reggio, finora ha visto spesi soltanto 80 milioni sui 2 miliardi e 700 milioni previsti dal Pnrr nel territorio calabrese.

Pnrr, le infrastrutture in Calabria sono (quasi) ferme

Il soggetto titolare è RFI, che ha in mano anche il secondo progetto infrastrutturale più costoso in ambito PNRR, ovvero la Linea Ferroviaria Lamezia-Catanzaro Lido e la Jonica. Un progetto da oltre 400 milioni di euro per il quale finora è stato speso soltanto il 6,85% delle risorse, pari a 30 milioni. Un progetto che fa parte, più ad ampio raggio, del potenziamento delle ferrovie del Mezzogiorno, totale da 2 miliardi e 4 per cui sono stati spesi circa 700 milioni.

A prendersi la scena, in senso negativo, è sempre l'alta velocità Salerno-Reggio Calabria, progetto sempre di RFI da 122 milioni di euro. Qui la spesa prodotta finora è sotto l'1% e pari a 27mila euro. Sempre meglio degli interventi tecnologici sulla Ferroviaria Jonica, 0 euro spesi su 117 milioni totali.

In questo contesto a fare notizia sono più i 21 milioni pagati per l'acquisto dei nuovi treni, il 73%, vera eccezione alla regola. Una regola che vede la Calabria in ritardo e sempre più staccata dal resto d'Italia.