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26/11/2025 ore 12.14
Economia e lavoro

Ponte sullo Stretto, Bonelli (Avs) risponde a Ciucci: «Parole inopportune, deve attendere il proclamo della Corte»

L’amministratore delegato della Società dello Stretto di Messina ha avanzato l’ipotesi di «una richiesta motivata di registrazione per superiori interessi riguardanti il Paese». Per il deputato dei Verdi «i suoi consigli porterebbero i ministri ad essere esposti a contestazione di un grave danno erariale»

di Redazione

«È gravissimo che l'amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ancor prima che la Corte dei Conti renda pubbliche le motivazioni della mancata registrazione, paventi una forzatura istituzionale come quella della cosiddetta registrazione con riserva.
Una posizione che, oltre a essere del tutto inopportuna, rivela come Ciucci ignori - o finga di ignorare - che la stessa Corte dei Conti ha ricusato il decreto del MIT che approvava il terzo atto aggiuntivo alla convenzione con la Società Stretto di Messina. È l'intero impianto giuridico ed economico della concessione a essere stato giudicato illegittimo: non un dettaglio, ma la tenuta finanziaria ed economica del progetto». Ad affermarlo è Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde, commentando le dichiarazioni dell' A.D Ciucci nel corso dell'audizione in Commissione Parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità.

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«Ciucci farebbe bene a smettere di dare consigli al governo, che sul Ponte ha già sbagliato tutto, e ad attendere - come sarebbe suo dovere - le motivazioni ufficiali della Corte e nel caso fornire adeguate correzioni agli atti fini ad ora adottati. I consigli di Ciucci porterebbero i ministri ad essere esposti a contestazione di un grave danno erariale. Il Paese non ha bisogno di forzature, ma di trasparenza, legalità e responsabilità nell'uso delle risorse pubbliche», conclude.

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