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16/09/2025 ore 09.52
Economia e lavoro

Prima campanella anche in Calabria, è tra le regioni capofila per la sperimentazione 4+2: autorizzate 35 scuole

Cresce il numero di iscritti. Il ministero dell’Istruzione punta sulle filiere tecnologico-professionali per formare profili di alta specializzazione

di Redazione Economia

Formare figure professionali di alta specializzazione nei settori in cui è maggiore la richiesta da parte delle aziende. Consentire l’ingresso immediato nel mondo del lavoro. Il Sud e la Calabria hanno incrementato la presenza di scuole nel programma di filiera “4+2” avviato lo scorso anno dal ministero dell’Istruzione.

Nel 2024 avevano aderito 180 scuole italiane, oggi il numero è salito a 428. I corsi attivati nel 2024 erano 225, oggi sono 587. Cresce l’interesse delle famiglie e degli studenti per percorsi di formazione multidirezionali che offrono più di uno sbocco professionale e non solo.

Questa nuova formula unisce 4 anni di scuola superiore con 2 anni di formazione terziaria negli ITS Academy. Al termine del quarto anno si sostiene l'esame di stato. Lo studente può poi decidere se proseguire con l'ITS Academy, provare ad inserirsi nel mondo del lavoro o intraprendere un ulteriore percorso di formazione professionalizzante o di studio universitario.

Turismo, informatica, finanza e marketing dei sistemi informativi aziendali e meccanica sono i settori di filiera che hanno riscosso maggior interesse da parte degli studenti[Missing Credit]

Le scuole delle regioni del Sud che hanno investito in questo nuovo modello formativo rappresentano il 56% del totale. In Calabria in un anno il numero degli istituti autorizzati è passato da 24 a 35 ed il numero dei corsi da 30 a 59.In Italia gli iscritti sono 10.500, 7.279 frequenteranno il primo anno, 3.207 il secondo. In Calabria gli iscritti al primo anno di studi sono 671 e 439 quelli al secondo anno. Le province con il maggior numero di istituti abilitati sono Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro.

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La Calabria avrà due campus formativi integrati regionali a carattere tecnologico e professionale. Avranno sede negli istituti tecnici di Vibo Valentia e Rossano a cui il Governo ha messo a disposizione un budget di 750mila euro ciascuno.

Si punta sul partenariato con università ed imprese anche con l’obiettivo di rimodulare l’offerta di lavoro regionale sulla base della domanda di profili specifici ricercati dalle aziende. Posizioni che più interessano alle imprese ma che sempre più spesso restano scoperte per mancanza di personale specializzato. Turismo, informatica, finanza e marketing dei sistemi informativi aziendali e meccanica sono i settori di filiera che hanno riscosso maggior interesse da parte degli studenti.

Al momento i percorsi di studio “4+2” sono sperimentali. Ci vorranno altri 4 anni per capire se la formula funziona, una volta diplomati i primi 3.200 studenti che si confronteranno con il mondo del lavoro forti delle competenze maturate.