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28/01/2025 ore 09.53
Economia e lavoro

La protesta dei trattori parte da Botricello: «Chiediamo lo stato di crisi, troppo alti i costi di produzione»

VIDEO | Agricoltori e allevatori si stanno ritrovando sulla statale 106 per manifestare tutto il loro dissenso contro il caroprezzi: «Chiediamo misure in deroga e straordinarie per aprire una vera stagione di riforme»

di Luana Costa

È iniziata la mobilitazione degli agricoltori preannunciata nei giorni scorsi dal Coapi.
Un presidio si è riunito a Botricello: al momento non si registrano disagi alla circolazione. Queste le prime dichiarazioni dei manifestanti.
«Siamo qui per i problemi zootecnici agricoli che hanno colpito i nostri allevamenti, per la siccità che da un anno ormai ci sta affliggendo» dichiara l’allevatore Tommaso Gualtieri. «Le conseguenze di questa crisi sono la mortalità dei capi, gli aborti e il mancato reddito».
«Ormai il prodotto costa più farlo che venderlo» ha aggiunto Antonio Cosentino, agricoltore, parlando dei finocchi di Isola Capo Rizzuto dichiarati Igp. «Non riusciamo a dare valore a ciò che produciamo. Quest'anno abbiamo diminuito la produzione e nonostante ciò i prezzi alla vendita restano stabili e i costi per la produzione continuano ad aumentare». 

«Siamo in mobilitazione per chiedere lo stato di crisi ora delle piccole e medie imprese agricole e della pesca» ha dichiarato Luana Guzzetti, referente Coapi Calabria. «Oggi in tutta Italia partono le mobilitazioni, la situazione è critica perché i costi di produzione sono aumentati. Siamo noi piccole e medie aziende a non avere reddito, come si fa a mandare avanti le nostre imprese? Chiediamo misure in deroga e straordinarie per aprire una vera stagione di riforme e per dare la giusta dignità alle piccole e medie imprese e garantire la qualità dei prodotti ai cittadini».

Proteste anche a Rosarno e nel Crotonese

«Un paese senza agricoltori e pescatori non è libero e non ha futuro». È lo slogan scelto dai manifestanti che stamane si sono ritrovati a Rosarno, nei pressi dello svincolo dell'Autostrada A2 del Mediterraneo. Anche loro hanno aderito alla protesta indetta per richiamare l'attenzione delle Regioni e del Governo, a cui si sollecita la proclamazione dello stato di crisi, sui problemi che attanagliano i settori agricoltura e pesca in Italia e in Calabria. Altri sit in sono previsti a Steccato di Cutro e a Crotone.

Una quindicina i trattori e tanti gli agricoltori che dopo un breve marcia sulla 682, la superstrada Jonio-Tirreno, si sono fermati nei pressi di una rotonda dove rimarranno in presidio permanente per almeno tre giorni.

«Poi - hanno detto gli organizzatori - vedremo cosa accadrà nelle interlocuzioni che i vertici delle nostre associazioni avranno con il Governo». I manifestanti aderiscono all'associazione nazionale "Altra Agricoltura".

Per oggi è in programma a Catanzaro una prima riunione tra le delegazioni di agricoltori e pescatori con l'assessore all'Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo. Tutta la zona interessata alla manifestazione è presidiata da Polizia di Stato e Carabinieri.