Sezioni
Edizioni locali
11/11/2025 ore 12.02
Economia e lavoro

Rottamazione delle cartelle esattoriali, il rilancio in Manovra: «Pace fiscale per milioni di italiani e rate in 9 anni»

Il vicepremier propone di estendere il provvedimento a chi ha accertamenti in corso, garantendo agevolazioni circa 14 milioni di contribuenti. La mossa punta a favorire chi ha debiti accumulati dal 2000 al 2023

di Redazione Economia

Mentre infuria la polemica sul taglio dell’Irpef, il vicepremier Matteo Salvini torna a parlare di rottamazione delle cartelle esattoriali. Il segretario della Lega sostiene che «si può allargare a chi ha accertamenti in corso», ipotesi al momento esclusa dal provvedimento inserito nella manovra finanziaria. Il testo che sarà discusso in commissione Bilancio del Senato prevede la sanatoria solo per i contribuenti che hanno ricevuto i cosiddetti “avvisi bonari”, cioè a chi ha dichiarato quanto dovuto al Fisco o all’Inps, ma poi non ha pagato. L’adesione al concordato riguarda le posizioni debitorie maturate tra il primo gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2023, tributi comunali (Imu e Tari) e multe comprese. Il periodo di rateizzazione potrà arrivare fino a 9 anni, con 54 rate bimestrali, tutte di pari importo. Le domande dovranno essere presentate entro fine aprile 2026, mentre la scadenza del primo pagamento è fissata al 31 luglio 2026. Dopo due rate non pagate, anche non consecutive, si perderà il diritto di procedere alla sanatoria del debito e si dovrà versare l’importo residuo in un'unica soluzione.

Le cartelle inevase dal 2000 ad oggi sono 175 milioni [Missing Credit]

Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Economia i beneficiari potrebbero esser circa 14 milioni. Lo Stato vanta mancati incassi fiscali e contributivi per un valore complessivo di oltre 1.287 miliardi di euro. «La manovra si può modificare, per noi è prioritaria la pace fiscale - ha detto ieri il vicepremier Matteo Salvini, a margine di un incontro politico organizzato dal suo partito in Puglia - dalla rottamazione saranno però esclusi coloro che non hanno mai fatto la dichiarazione dei redditi. Liberiamo milioni di italiani in ostaggio dell'Agenzia delle Entrate per cartelle che partivano da 10 e nel tempo sono arrivate a 20, 30, 40, 50. Fare con questi italiani un patto di fiducia, un mutuo della durata di nove anni, con rate tutte uguali, senza tassa di ingresso e cancellando le sanzioni - ha concluso Salvini - consentirà a tanti di pagare e allo Stato di incassare». L’allargamento della platea dei beneficiari è possibile anche per il sottosegretario all’Economia, Federico Freni. «A saldi invariati, mantenendo l'equilibrio di bilancio, tutte le istanze politiche sono ampiamente legittime - ha detto - soprattutto se, come in questo caso, condivise dalla maggioranza». Sulla rottamazione delle cartelle prevista dalla manovra finanziaria la Corte dei Conti aveva espresso forti dubbi, il 6 novembre scorso, durante l’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Secondo i giudici «favorisce chi è stato inadempiente rispetto ai contribuenti che hanno pagato regolarmente». La magistratura contabile ha evidenziato che «la prospettiva di future rottamazioni può ridurre l’incentivo a pagare regolarmente, generando un comportamento opportunistico con minori pagamenti e quindi future perdite di gettito». Con quest’ultima sono ben cinque le sanatorie decise dai governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni. Le cartelle inevase dal 2000 ad oggi sono 175 milioni. Fino ad oggi sono stati sanati debiti per poco meno di 90 milioni di euro. Sulla rottamazione, però, la Lega insiste, rilancia e va avanti.