Turismo lento e B&B in Calabria, Trento: «Bene ma non benissimo, resta il problema dei trasporti»
VIDEO | Il presidente dell’associazione regionale traccia un bilancio tra luci e ombre della stagione primaverile per le strutture extralberghiere: «Non abbiamo avuto il tutto esaurito nonostante le ottime condizioni climatiche»
Tra bilanci e prospettive, il settore extralberghiero calabrese si confronta con una stagione primaverile che ha lasciato sensazioni contrastanti. Lontano dalle grandi catene e dai circuiti turistici consolidati, sono migliaia le piccole strutture che continuano a garantire ospitalità autentica in tutto il territorio, spesso in aree interne o periferiche.
Abbiamo ascoltato il punto di vista del presidente dell’Associazione regionale Bed & Breakfast e Affittacamere Leonardo Trento per fare il punto sull’andamento di Pasqua e dei ponti di primavera, le difficoltà ancora aperte, il dialogo (assente) con le istituzioni e le attese per l’estate alle porte.
Com’è andata la Pasqua 2025 e i ponti del 25 aprile e 1° maggio dal punto di vista turistico in Calabria e nella Sibaritide? Ha riscontrato un aumento delle prenotazioni nei B&B e nelle strutture extralberghiere rispetto allo scorso anno?
«Nonostante le ottime condizioni climatiche, purtroppo, non abbiamo avuto il tutto esaurito e gli aumenti prospettati sulle presenze nel nostro paese non sono stati poi riscontrati in gran parte delle strutture».
Si può parlare di “effetto traino” del turismo esperienziale e lento per questo tipo di ricettività? Cosa cercano oggi i viaggiatori che scelgono strutture come B&B e affittacamere in Calabria?
«Di certo dovrebbero essere i principali motori per le strutture dell’extralberghiero calabrese. Se consideriamo che le oltre 2700 strutture sono distribuite in quasi tutti i comuni della nostra Regione e ne ritroviamo tantissime in luoghi dove non ci sarebbe possibilità di ricettività senza queste strutture, gli ospiti che le scelgono vanno alla ricerca proprio di quelle autenticità che si possono vivere con il coinvolgimento attivo e significativo del viaggiatore con il luogo stesso».
C’è una differenza tra costa ionica e tirrenica in termini di flussi? Quali territori risultano più attrattivi e perché?
«A mio avviso la costa tirrenica della nostra regione è più avvantaggiata. Ciò in considerazione della presenza di realtà ormai consolidate, che hanno saputo investire bene sul turismo e che hanno anche la possibilità di accesso veloce al territorio».
Dal punto di vista economico, qual è l’indotto generato da queste vacanze di primavera? È possibile quantificare, almeno indicativamente, l’impatto per le piccole strutture ricettive?
«Non saprei rispondere in concreto. Di certo si potrebbe fare molto di più attraverso politiche di promozione mirate e che dovrebbero servire a destagionalizzare l’offerta turistica».
In un contesto nazionale in cui milioni di italiani hanno scelto il turismo interno, la Calabria riesce a intercettare questa domanda oppure resta penalizzata da alcuni limiti strutturali? Avete avuto segnalazioni o criticità da parte degli associati?
«I costi dei mezzi di trasporto per raggiungere la Calabria sono, purtroppo, elevatissimi. Questa cosa ci penalizza fortemente.»
Come si stanno preparando le strutture extralberghiere alla stagione estiva 2025? Ci sono trend particolari nelle prenotazioni anticipate o nella domanda?
«La stagione estiva, per come viene intesa dalle nostre parti, rimane un discorso a parte. L’ospite ci sceglie ad agosto, a luglio, per la risorsa mare. Ma il nostro clima è favorevole da maggio fino ad ottobre e, tranne che per qualche destinazione ben riconosciuta, il resto del territorio non è preparato a vivere di questo turismo che, però, potremmo accogliere favorevolmente».
Avete avuto dialogo con le istituzioni locali o regionali per valorizzare l’offerta? Ci sono iniziative in corso che coinvolgono i B&B e affittacamere?
«Nessuna iniziativa ci vede partecipi. Lo dico da tempo, in questo particolare momento storico, il B&B viene visto da troppe istituzioni non come una risorsa ma come un problema. Non possiamo essere considerati al pari delle strutture delle grandi città dove ci sono problemi di iperturismo, noi qui svolgiamo un servizio e diamo la possibilità di alloggiare in luoghi che senza le nostre strutture non avrebbero, altrimenti, questa possibilità.»
Un messaggio agli operatori del settore e un invito ai turisti: perché scegliere la Calabria fuori stagione, oltre l’estate?
«C’è la necessità di fare rete il più possibile. La Calabria è attraente in ogni periodo dell’anno. Oltre alla risorsa Mare abbiamo tutto: Borghi millenari ricchi di storia, innumerevoli Siti culturali distribuiti su tutto il territorio, la Montagna con i tre parchi nazionali, le Terme, il Vino con l’Eniturismo, la Gastronomia, il Folklore e le Tradizioni e tanto tanto altro da scoprire».