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10/10/2025 ore 14.50
Economia e lavoro

Zes Calabria, 670 richieste ma solo 32 autorizzazioni: posti di lavoro e investimenti in crescita limitata

Le piccole imprese investono in innovazione e attrezzature per essere più competitive. Presentati progetti per un valore di 240 milioni di euro: ecco i settori più gettonati

di Redazione Economia

Le domande superano la disponibilità economica. Boom di richieste per accedere ai benefici offerti alle imprese dalla Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno. Duecentomila euro l’importo minimo dell’investimento che può essere assoggettato ad un credito di imposta che può anche arrivare a coprire l’intera somma. Dal primo marzo 2024, data di avvio delle domande, al 30 giugno del 2025 lo Svimez stima che nelle regioni del Sud siano state concesse 687 autorizzazioni uniche per un valore di 3 miliardi e 722 milioni di investimenti. I posti di lavoro sono 12.758. Il Governo ha stanziato 2,2 miliardi di euro ma per far fronte alle 18mila domande presentate ci vorrebbe una somma 5 volte maggiore. La Zes ha stimolato la creatività progettuale delle imprese italiane che hanno proposto investimenti per un valore complessivo di 22 miliardi di euro. I dati del ministero dell’Economia e delle Finanze dicono che il credito di imposta relativo a investimenti realizzati e fatturati ammonta per ora solo a 349 milioni di euro.

In Calabria le richieste sono 670. Provengono per la maggior parte da piccole (340) e micro imprese (205) - le medie sono 91 e le grandi aziende sono solo 34 - che insieme rappresentano l’82% delle domande. Le autorizzazioni uniche accolte al momento nella nostra regione sono 32, per investimenti pari a 168,9 milioni e un numero di occupati che arriva a 530 unità. Le richieste attivate in Calabria vanno a coprire crediti d’imposta per un importo complessivo di 240 milioni e 938mila euro. Le imprese calabresi hanno bisogno di innovare. I progetti presentati riguardano, nell’ordine, le spese di ristrutturazione, ammodernamento o acquisto di macchinari (37%), immobili (24%), attrezzature (23%) ed impianti (16). Secondo lo Svimez con la Zes i tempi burocratici si sono ridotti quasi della metà: per definire gli iter delle istanze si è passati da 98 a 53 giorni.

Le richieste attivate in Calabria vanno a coprire crediti d’imposta per un importo complessivo di 240 milioni di euro[Missing Credit]

La Zona economica speciale rappresenta un’opportunità concreta di crescita e di sviluppo. C’è una importante spinta in avanti, ma tra le grandi regioni del Sud, la Calabria è indietro in termini di investimenti e di occupati. La Campania, prima con 1,6 miliardi di investimenti, la Puglia e la Sicilia che ne mettono insieme 1,3 rappresentano da sole l’80% della capacità economica della Zes e danno lavoro al maggior numero di persone. A fronte delle attese delle aziende l’impegno del Governo risulta insufficiente. L’intenzione è quella di riproporre la misura nella prossima legge di Bilancio con fondi pari a quelli investiti per il 2025, con il rischio di lasciare fuori il 75% delle richieste.

Una soluzione, anticipata nelle passate settimane, per consentire l’accesso ai benefici al maggior numero di imprese, è quella che prevede una forte riduzione dello sconto sui crediti d’imposta: non più franchigia fino al 100% dell’investimento, ma per una quota compresa tra il 35% ed il 45%. Dal punto di vista amministrativo si avvicina una scadenza importante. Le imprese ammesse al credito d’imposta dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione integrativa che attesta la realizzazione degli investimenti previsti nella domanda. Le imprese beneficiarie avranno tempo per inviarla dal 18 novembre al 2 dicembre prossimo.