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06/05/2025 ore 13.03
Editoriali

Abbiamo già esaurito tutte le risorse che la Terra è in grado di offrirci per il 2025: in Italia oggi è l’Overshoot Day

Questa data cade sempre prima ogni anno, segnale inequivocabile di un sistema produttivo dal consumo insostenibile. Se vogliamo garantire un futuro vivibile, dobbiamo cambiare rotta. Servono politiche pubbliche coraggiose e investimenti nella transizione ecologica

di Franco Laratta

Oggi, 6 maggio, l’Italia segna una data drammatica: è il “Overshoot Daynazionale, il giorno in cui il nostro Paese ha ufficialmente consumato tutte le risorse naturali che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. Da domani, l’Italia vivrà “a credito ecologico”, intaccando riserve naturali che non potranno essere ripristinate a breve termine, e contribuendo ulteriormente all’emergenza climatica globale.

Questa data cade sempre prima ogni anno, segnale inequivocabile di un sistema produttivo e di consumo insostenibile. Se tutta l’umanità vivesse come l’Italia, ci servirebbero quasi tre pianeti Terra per soddisfare i bisogni attuali. Un paradosso insopportabile, se si pensa che ne abbiamo solo uno, sempre più provato.

L’Overshoot Day non è solo una data simbolica, ma una vera e propria sveglia ecologica. Riflette il bilancio tra ciò che consumiamo — energia, cibo, acqua, suolo, materiali — e la capacità degli ecosistemi di rigenerare queste risorse. Quando il consumo supera la rigenerazione, si entra in una spirale di sovrasfruttamento che impoverisce l’ambiente, accelera la perdita di biodiversità e rende il clima sempre più instabile.

L’Italia, nonostante i segnali di allarme, continua a consumare come se le risorse fossero infinite: agricoltura intensiva, spreco alimentare, eccessiva dipendenza dai combustibili fossili, inquinamento e cementificazione sono solo alcuni dei fattori che alimentano questo debito ecologico.

Se vogliamo garantire un futuro vivibile, dobbiamo cambiare rotta — e farlo in fretta. Servono politiche pubbliche coraggiose e investimenti nella transizione ecologica: energie rinnovabili, mobilità sostenibile, economia circolare, tutela dei territori e riduzione degli sprechi.

Ma serve anche un cambiamento culturale. Ogni cittadino può contribuire: riducendo il consumo di carne, scegliendo prodotti locali e sostenibili, limitando l’uso dell’auto privata, tagliando gli sprechi domestici. È una sfida collettiva, che parte dalle istituzioni ma coinvolge tutti noi.

Ogni giorno di anticipo dell’Overshoot Day è un campanello d’allarme. Se continuiamo su questa strada, lasceremo alle generazioni future un pianeta impoverito, instabile e sempre meno abitabile.

L’Italia ha le competenze, le risorse e l’intelligenza per cambiare rotta. Ma deve agire ora. Continuare a ignorare questi segnali significa mangiare il nostro futuro — e quello dei nostri figli.