Sezioni
Edizioni locali
10/05/2025 ore 20.08
Editoriali

L’ultimo coltellaio di Calabria stupisce il Giappone: l’artigiano Salvatore Tarantino brilla all’Expo di Osaka

In esposizione 30 opere della sua bottega artigiana in Sila: «Cerco giovani a cui insegnare quest’arte prima che scompaia». Il paese del Sol Levante affascinato dal legame tra i coltelli silani e la filosofia giapponese “monozukuri”, la capacità di realizzare qualcosa con competenza e dedizione assoluta

di L.F.

L’ultima bottega artigiana calabrese di coltelleria in Sila, guidata dal maestro Salvatore Tarantino, brilla all’Expo di Osaka con 30 opere che intrecciano tradizione, innovazione e un appello al futuro: «Cerco giovani a cui insegnare quest’arte prima che scompaia».

I coltelli prodotti al tempo dei Borbone vennero banditi con l’unità d’Italia e i laboratori vennero smantellati. Chi veniva scoperto a possederne uno poteva essere fucilato sul posto. A Casali del Manco Salvatore Tarantino fa rivivere questo straordinario patrimonio artigianale e lo ha portato all’Expo di Osaka.

Mentre i riflettori si sono da poco spenti sulla settimana della Calabria nel padiglione Italia all’Expo di Osaka 2025 , che si è tenuta dal dal 20 al 26 aprile 2025 grazie alla Regione Calabria e al Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali che hanno portato le eccellenze calabresi sul palcoscenico più importante al mondo.

La vetrina “Il metallo forgiato: eredità e futuro”, ha destato particolare interesse e la Calabria riscopre la tradizione coltellinaia grazie a Salvatore Tarantino, ultimo erede dei “curtellari” di Pedace .

La sua collezione, esposta sotto i portici del “Saper Fare”, non è solo una celebrazione dell’artigianato, ma un ponte tra due culture e un grido d’allarme: «Lavoro da solo, ogni giorno, in quella che potrebbe essere l’ultima bottega attiva in Calabria. Vorrei giovani curiosi, tra i 14 e i 24 anni, a cui trasmettere 300 anni di sapere», racconta Salvatore, forgiando parole come fossero lame. La Calabria ha stupito con un viaggio attraverso i portici del Saper Fare, dove otto bauli a vetrina in legno nostro autoctono realizzati dalle sapienti mani del maestro artigiano Giovanni Cugliari hanno racchiuso il sapere artigiano antico e moderno della regione: coltelli , gioielli, pipe, ceramiche, tessuti ed essenze, hanno raccontato l’evoluzione di una tradizione che non smarrisce la propria identità con i suoi bauli espositivi ricchi di artigianato. Con una media di 7.000 visite al giorno, le persone hanno ammirato la fusione tra tradizione, identità e innovazione.

A rendere tutto ancora più magico, il video firmato dal celebre regista Giacomo Triglia ha accompagnato l'esposizione del baule vetrina dei metalli forgiati. Girato nella bottega-museo, nel cuore della Presila cosentina, le immagini catturano le fasi di creazione dei coltelli realizzati a mano da Salvatore, dal fuoco alla forgiatura e rifinitura, con un focus particolare sul set di coltelli identitari e innovativi che ha realizzato in collaborazione con il grande chef stellato Antonio Biafora, un tributo all’identità calabrese ed alla dedizione di chi lavora con le mani e il cuore.

I 30 oggetti esposti – già oggetto di interesse per Tv Tokyo, che ha dedicato due puntate in passato al maestro – raccontano la Calabria attraverso il metallo: «Osaka non è un traguardo, ma un inizio».

La partecipazione all’Expo segna un ritorno in Giappone per Tarantino, già protagonista su TV Tokyo nel 2016 : «In una puntata mi portarono a restaurare un innaffiatoio antico sotto gli occhi del maestro e delle telecamere di TV Tokyo. Ora, esporre a Osaka è un abbraccio tra due popoli che amano la perfezione silenziosa delle mani», spiega Salvatore. La vetrina è stata ripresa nuovamente dalla tv nipponica, affascinata dal legame tra i coltelli silani e la filosofia “monozukuri” (l’arte di creare con dedizione assoluta).

Salvatore è l’ultimo coltellinaio calabrese a praticare l’arte come mestiere a tempo pieno. Si tratta di un’ eredità culturale: i coltelli di Pedace erano doni nuziali, simboli di status, strumenti di lavoro. Oggi rischiano di diventare reperti.

E c ‘è un impatto globale: la collaborazione con Kobayashi e il successo a Osaka dimostrano che l’artigianato può essere linguaggio universale.

Da Tarantino arriva un appello ai giovani: «Diventate custodi di bellezza. Non voglio essere l’ultimo curtellaru. Cerco ragazzi che amino le mani sporche, il rumore dell’acciaio battuto, la pazienza di scolpire il legno e il corno. A Osaka ho portato la Calabria: ora spero che la Calabria risponda».