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03/07/2025 ore 12.03
Format LaC Tv

“3 luglio 2006… Per non dimenticare”: lo speciale che realizzò LaC Tv sull’alluvione 19 anni fa in onda questa sera

La tragica giornata, segnata da quattro morti, cambiò per sempre il volto dei territori costieri vibonesi. Un lavoro giornalistico ripercorre quei momenti: dall’arrivo dei soccorsi alla disperazione delle comunità passando per l’ondata di solidarietà. Appuntamento alle 21.30 su LaC Tv, canale 11 del digitale terrestre

di Redazione Attualità

“3 luglio 2006… Per non dimenticare“. È il titolo dello speciale dedicato all’alluvione del 2006 che andrà in onda questa sera, giovedì, alle ore 21.30 su LaC Tv. Sono trascorsi 19 anni da quel tragico evento che provocò la morte di 4 persone e che cambiò per sempre il volto delle frazioni costiere di Vibo Valentia.

Il docufilm

Il docufilm, realizzato da Cristina Iannuzzi e Michele Porcelli, racconta i momenti successivi all’alluvione. Dall’arrivo dei soccorsi alla disperazione dei cittadini delle marinate, dalla straordinaria macchina della solidarietà ai vertici in prefettura fino ai funerali delle vittime. Un documento giornalistico che racconta uno dei momenti più drammatici della storia recente del Vibonese, non solo per ricordare a chi c’era ciò che accadde ma anche per far conoscere a chi non era ancora nato o era troppo piccolo per serbarne memoria, una catastrofe che ha segnato profondamente l’identità vibonese e tenere alta la guardia affinché tragedie simili non si ripetano.

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La bomba d’acqua

Era un lunedì d’estate quando, a mezzogiorno, una bomba d’acqua si scatenò sul litorale vibonese. Un fiume di fango e detriti invase la statale 18. Su quel tratto viaggiavano Nicola De Pascale e Ulisse Gaglioti. I due vigilantes di Pizzo vennero inghiottiti dalla furia dell’acqua. Stessa tragica sorte toccò a Salvatore Gaglioti, il bimbo di 16 mesi che viaggiava in auto con la mamma. Il piccolo venne strappato dalle braccia del suo soccorritore Bruno Virdò. Tra le vittime anche un pastore Antonio Arcella, colpito da un fulmine, mentre cercava riparo in un ovile.

Quel giorno gli abitanti di Vibo Marina, Bivona, Porto Salvo, Longobardi e San Pietro furono costretti ad abbandonare le loro abitazioni invase da un metro di fango e detriti. Il ritorno alla normalità fu lento e difficile. Vennero quantificati 200 milioni di euro di danni. Venne messo a punto il piano Versace, dal nome del docente universitario incaricato di studiare il disastro e rimettere in sicurezza un territorio ad alto rischio idrogeologico. Poi, soltanto pochi mesi fa, sono stati finalmente stanziati dalla Regione 22 milioni di euro per mettere in sicurezza i torrenti e i fossi che quel giorno di 19 anni fa seminarono morte e distruzione nel Vibonese.